Muore cavallo sul set dello spin-off de Il Signore degli Anelli: “basta usare animali veri nei film”

C'è molta polemica dopo la morte di un cavallo per insufficienza cardiaca durante le riprese della seconda stagione dello spin-off de "Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere". La Peta chiede che i cavalli veri non vengano più usati nell'industria cinematografica

Siamo nel 2023 e ormai abbiamo a disposizione moltissime tecnologie, eppure nei film e nelle serie tv si utilizzano ancora animali veri di ogni specie. Giusto secondo alcuni, sfruttamento evitabile secondo altri.

Un tema di cui generalmente si parla poco, ma non quando si verificano incidenti o tragedie improvvise come quella accaduta sul set della seconda stagione dello spin-off de “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere”.

Pochi giorni fa, un cavallo che faceva parte della produzione della serie prodotta da Amazon è morto improvvisamente mentre si trovava in piedi vicino ad altri 20 cavalli che in quel momento non stavano “lavorando” ma si apprestavano a fare le prove.

Come ha confermato un portavoce degli Amazon Studios:

Siamo profondamente rattristati nel confermare che un cavallo di produzione è morto. L’incidente è avvenuto la mattina mentre il cavallo veniva esercitato prima delle prove. L’allenatore non era in costume e le riprese dovevano ancora iniziare. Erano presenti sia un veterinario che un rappresentante dell’American Humane Association.

E ha poi aggiunto che l’autopsia indipendente effettuata sul cavallo ha confermato che l’animale è morto per insufficienza cardiaca. Difficile sapere se a sua volta questa sia stata dovuta o meno ad uno sfruttamento eccessivo del cavallo.

La Peta comunque ha colto l’occasione per ricordare che gli animali non andrebbero più sfruttati nell’industria cinematografica, dato che esistono sistemi per evitare la loro reale presenza, senza influire sulla qualità delle riprese.

E in un comunicato, la vicepresidente senior della PETA, Lisa Lange, ha dichiarato:

La PETA chiede ai creatori dello show e a tutti gli altri produttori di intraprendere una nuova ricerca senza usare veri cavalli. Se non possono evitare di sfruttare gli animali per la loro arte, dovrebbero trovare un nuovo mezzo, perché nessuno vuole vedere uno spin-off per la TV con la sofferenza come tema.

Come dicevamo, però, non tutti sono dello stesso avviso, almeno nel caso specifico. Secondo molti, infatti, il cavallo che faceva parte del maneggio di Devil’s Horsemen (che fornisce tutti i cavalli per Gli Anelli del Potere), sarebbe comunque morto anche se si trovava nella sua stalla o altrove, dato che nel momento in cui si è verificata l’insufficienza cardiaca era in piedi e non stava facendo alcuno sforzo.

La Peta però ha ricordato anche altri episodi spiacevoli legati allo sfruttamento dei cavalli nei film. Ad esempio, durante le riprese di “The Hobbit: An Unexpected Journey”, alcuni testimoni hanno riferito di numerosi episodi di crudeltà, tra cui la morte di alcuni cavalli che erano stati feriti sul set, un cavallo che è stato legato e lasciato per tre ore a terra, capre e pecore morte a causa di un’infezione, animali calpestati e altro.

Anche in Italia, una fiction è stata accusata di maltrattare i cavalli: Fosca Innocenti, la fiction accusata di maltrattamento dei cavalli: nello spot “si vede la sofferenza dell’animale”

E in un articolo vi abbiamo parlato anche di quanto accaduto a dei piccioni scaraventati contro un’auto sul set di 6 Underground. In quel caso il regista Michael Bay è stato accusato di maltrattamento di animali.

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Fonte: Peta

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