Finalmente liberate due orche e sei balene dalla prigione russa

Dopo mesi di battaglie, finalmente liberati i primi otto esemplari di cento orche e balene catturate illegalmente e detenute in un lager marino russo

Due orche e sei balene beluga sono state finalmente rimesse in libertà in Russia, dopo una prigionia durata un anno. Gli otto esemplari sono stati prigionieri per diversi mesi nelle gabbie sovraffollate di un lager marino russo, dove hanno vissuto in condizioni terribili.

Dopo una lunga battaglia i primi otto cetacei sono stati liberati, ma quasi altri cento vivono ancora in condizioni precarie nella prigione delle balene.

Finalmente liberati dal lager otto cetacei

Sono state finalmente liberate le prime orche e balene tenute prigioniere in un lager russo, nei pressi della città di Nakhodka, nel Mar del Giappone. I cetacei erano stati catturati illegalmente e costretti a vivere in condizioni terribili in attesa di essere vendute a parchi acquatici a tema.

La scoperta delle prigioni delle balene era avvenuta mesi fa grazie alle riprese di un drone e ha sollevato proteste e appelli che ne chiedevano la chiusura: circa cento esemplari tra orche e balene beluga erano costretti a vivere in gabbie sovraffollate e in condizioni terribili.

Le immagini del lager delle balene hanno mosso le coscienze e hanno portato a una mobilitazione sociale cui hanno partecipato anche star internazionali, tra cui Leonardo Di Caprio e Pamela Anderson. Le numerose proteste e petizioni avevano poi portato la Russia a firmare un accordo per la liberazione, ma il proprietario della prigione si era categoricamente rifiutato di chiudere la propria attività e di liberare i cetacei, ribellandosi agli ordini delle autorità.

La controversia con il proprietario della prigione è stata risolta durante l’annuale maratona televisiva in cui il presidente Putin risponde alle domande dei cittadini e risolve problemi che gli vengono posti.
I primi otto esemplari, due orche e sei balene beluga, sono stati caricati su camion e rilasciati in mare, dove erano stati catturati un anno fa. Si spera che gli altri animali ancora detenuti nelle gabbie vengano rilasciati il più presto possibile.

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