I millennials amano di più i cani dei loro affetti (persino la mamma passa in secondo piano)

Un recente sondaggio rivela che le nuove generazioni hanno uno spiccato amore per i propri animali domestici che supera quello per i familiari. Sarebbero, a loro dire, più legati al proprio gatto o al proprio cane piuttosto che a fratelli e sorelle e ai genitori

Ma quali fidanzati, fratelli e cugini. I millennials o Generazione Y sarebbero più legati ai propri animali da compagnia che ai propri affetti. A dirlo è un recente sondaggio condotto da Consumer Affairs negli Stati Uniti che ha intervistato 1.000 proprietari di animali domestici di età compresa tra i 27 e i 42 anni.

Ai partecipanti al sondaggio è stato prima di tutto chiesto quale animale facesse parte della loro famiglia. L’85% ha un gatto in casa, l’83% un cane e l’81% criceti, conigli e altri piccoli animali di affezione.

Quale membro della tua famiglia ami meno del tuo animale domestico, questa la prima domanda che ha rotto il ghiaccio in maniera clamorosa. Il 57% degli intervistati ha ammesso di preferire cani, gatti e altri animali ai propri fratelli e sorelle, il 50% alla propria madre mentre il 41% al padre. Seguono poi i nonni, i cugini e zii e zie.

Per i millennials gli animali domestici sono più che un membro della famiglia con cui vivere. Uno schiacciante 90% ha affermato di tener conto in primis delle esigenze del proprio amico a quattro zampe qualora si debba trasferire in una nuova provincia. La stragrande maggioranza dei proprietari preferirebbe un giardino per il proprio pet piuttosto che una cucina più grande e più moderna. Anche le aree cani e i parchi sono determinanti nella scelta del quartiere o della città.

E quando si parla di costi per mantenere l’amato animale domestico non ci sono affatto dubbi. Qualora lo stipendio non fosse abbastanza, il 49% cercherebbe un secondo lavoro per pagare i controlli dal veterinario o l’alimentazione del proprio animale. Il 43% ha risposto che venderebbe la TV, il computer o persino l’auto per rientrare nelle spese. Mai e poi mai gli intervistati si separerebbero dai propri animali. Piuttosto penserebbero ad altre soluzioni quali, ad esempio, una raccolta fondi.

Dal sondaggio è emerso infatti che i costi che la gestione di un animale comporta così come le difficoltà non sono rilevanti. Per i millennials quelle fusa, quelle code scodinzolati e quegli altri piccoli animaletti che vivono nelle loro case sono più importanti di tutto e di tutti.

Fonte: Consumer Affairs

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