Il gorilla con il Covid-19 nello zoo di San Diego curato con anticorpi monoclonali

Uno dei gorilla più anziani dello zoo di San Diego, positivo al Covid-19, è stato trattato con la terapia degli anticorpi monoclonali

Sicuramente ricorderete la vicenda dei gorilla dello zoo di San Diego risultati positivi al Covid. Si tratta del primo caso di trasmissione della malattia a primati in cattività, contagio avvenuto tra l’altro da uomo ad animale. Ora è arrivata la notizia che uno dei gorilla è stato curato con la terapia degli anticorpi monoclonali.

Si tratta di uno dei gorilla più anziani degli 8 che sono rinchiusi nello Zoo Safari Park di San Diego in California. Alcuni di questi primati hanno contratto il coronavirus alcune settimane fa e manifestavano generalmente pochi sintomi tra cui una leggera tosse.

Il personale veterinario era preoccupato solo per uno dei gorilla, Winston, il più anziano. Dopo aver eseguito su di lui alcuni esami diagnostici, si è visto che l’animale aveva in corso una polmonite e soffriva di problemi cardiaci.

Si è pensato così di trattare il gorilla con farmaci per il cuore, antibiotici ma anche con la terapia a base di anticorpi monoclonali. Lo zoo, tramite un comunicato, ha fatto sapere che il trattamento con anticorpi somministrato non era consentito per uso umano.

“Si ritiene che il trattamento con queste versioni sintetiche delle difese naturali del corpo sia efficace nel diminuire gli effetti del virus. Il team veterinario che ha curato Winston ritiene che gli anticorpi possano aver contribuito alla sua capacità di sconfiggere il virus” si legge nel comunicato.

Lo zoo ha fatto sapere che gli 8 gorilla stanno bene: mangiano, bevono e interagiscono socialmente tra di loro, sembrerebbe dunque che si vada verso una piena guarigione di tutti gli esemplari.

Fonti: San Diego Zoo Safari Park / Facebook

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