Isole Fær Øer: uccisi altri 21 globicefali. Massacrati quasi 500 cetacei nel 2019

Non si ferma la mattanza dei globicefali alle isole Fær Øer. Altri 21 animali sono stati massacrati dopo essere stati costretti a raggiungere la riva, spiaggiandosi a Fuglafirður. Sale a 480 il numero di cetacei uccisi solo quest'anno

Non si ferma la mattanza dei globicefali alle isole Fær Øer. Altri 21 animali sono stati massacrati dopo essere stati costretti a raggiungere la riva, spiaggiandosi a Fuglafirður. Sale a 480 il numero di cetacei uccisi solo quest’anno.

**Attenzione questo articolo contiene immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità**

Sale ancora il terribile bilancio del Grindadráp, la caccia ai cetacei nell’arcipelago danese situato nel Nord dell’Atlantico. Il 4 giugno, l’ottavo giorno dall’inizio del Grindadráp, ne sono stati massacrati altre 21.

Il bilancio del 2019 è tremendo. Sono stati uccisi 480 cetacei dall’inizio dell’anno come rivela via Twitter la Blue Planet Society.

Solo la scorsa settimana, il primo giorno di caccia sono state uccisi 150 globicefali e una serie di delfini. Essi erano stati avvistati a sud della capitale Tórshavn, nell’isola di Streymoy. Dopo un inseguimento, i poveri animali sono stati costretti a spiaggiarsi a Sandágerði, dove hanno trovato una morte atroce a suon di uncini e coltelli.

Questa volta invece è accaduto a Fuglafirður, un piccolo centro abitato di 1.500 abitanti situato sull’isola di Eysturoy.

I globicefali sono stati avvistati a distanza e secondo il classico rituale del Grindadráp sono stati circondati da una serie di barche, spaventati e poi spinti fino a riva.

La petizione

Anche se gli abitanti delle isole Fær Øer sembrano sordi di fronte ai richiami internazionali e finora non si sono fermati davanti a niente, la Blue Planet Society ha lanciato una petizione chiedendo lo stop alla caccia delle balene in tutto il mondo.

“Più di 100.000 delfini e piccole balene vengono cacciate e uccise ogni anno. La maggior parte delle cacce non sono regolamentate, sono illegali e insostenibili con impatti sconosciuti sulle popolazioni” si legge nel testo.

Per firmare la petizione clicca qui

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Francesca Mancuso

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