Prende a calci un gatto, come se fosse un pallone. Il video di un ragazzo del Frusinate fa il giro dei social

Un ragazzo ha preso a calci un gatto, come se il felino fosse un pallone da calcio. Il tutto filmato per essere postato sul web, descrivendo il gesto come un "pallonetto". Il giovane è stato denunciato dai legali di una associazione

Sferra un calcio a un povero gatto come se fosse un pallone, riprendendo la sua bravata e condividendola nel web. Questo l’orribile gesto compiuto da un giovane di Cassino, che ha diffuso il raccapricciante filmato con tanto di descrizione “pallonetto”, ironizzando sull’accaduto.

Il video, eliminato dalla rete per i contenuti violenti, è stato segnalato dall’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) della sezione di Frosinone. L’ufficio legale dell’associazione ha sporto denuncia contro il ragazzo.

Fa orrore vedere come ci si diverta a maltrattare degli animali. Un gatto usato come una palla, preso a calci con forza e cattiveria. Sono immagini che danno i brividi non solo per l’inaccettabile violenza ma anche per il degrado che rappresentano: giovani che invece di vergognarsi di un gesto tanto ignobile se ne vantano e lo condividono con orgoglio sui propri profili social, dichiara Carla Rocchi, presidente dell’ENPA.

È assurdo come, proprio attraverso le piattaforme social, video di scene di violenza a danno degli animali non facciano che aumentare e istigare altri giovani a compiere azioni altrettanto vili.

Vi abbiamo raccontato di Kurt Zouma maltrattare il suo gatto prendendolo a calci e diffondendo il video o del capriolo inseguito da due giovani a bordo di uno scooter e spaventato a morte. Solo alcuni dei tanti, tristissimi e cattivi esempi da poter citare. Adesso altra vittima della cattiveria umana è questo gatto di Cassino.

Tante volte abbiamo sottolineato il legame tra la violenza sugli animali e quelle sulle persone. È ora di punire severamente chi compie questi reati. Noi continueremo a denunciare perché queste persone devono rispondere di fronte alla legge, conclude Carla Rocchi.

Come denunciato dal report annuale Zoomafia, l’uccisione e il maltrattamento di animali continuano a essere tra i principali crimini commessi a danno di questi nel nostro Paese. Sicuramente reati di questo tipo richiedono pene esemplari, più severe di quelle attualmente previste dalla legge.

Fonte: ENPA

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