Farmaci scaduti, mancanza di autorizzazioni e condizioni igieniche precarie, i NAS chiudono 10 ambulatori veterinari

Un controllo del Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri ha rilevato negli ambulatori veterinari moltissime irregolarità in tutto il Paese. Non sono mancate sanzioni e sospensioni di alcuni esercizi ritenuti completamente non a norma dalle forze dell'ordine

Il Nucleo Antisofisticazione e Sanità del Comando Carabinieri Tutela della Salute  ha eseguito un controllo a tappeto in moltissime strutture veterinarie da nord a sud e in tutta Italia non sono mancate le denunce al personale e la sanzioni salatissime per un totale di 145.000 euro.

Le forze dell’ordine hanno ispezionato in totale 682 centri e ospedali veterinari, di cui 178 sono risultati irregolari non solo per le scarse, ai minimi livelli, condizioni igieniche, ma anche per la presenza di farmaci e medicamenti scaduti che venivano somministrati agli animali in degenza. Non per ultimo il mancato rispetto delle norme per le misure di contenimento del Covid-19.

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I carabinieri del NAS hanno persino chiuso 10 cliniche ed in questo caso la motivazione è ancora più sconcertante: le strutture “operavano in assenza autorizzativa e  in condizioni igieniche e strutturali incompatibili con l’esercizio della cura e del benessere degli animali”, come ha condiviso l’Arma sui social.

Le persone denunciate dall’Arma sono in totale 49. 

Il controllo svolto da parte dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, ha voluto constatare le dubbie condizioni in cui operano molti medici veterinari ed i loro staff nel nostro Paese. Fare di tutta l’erba un fascio è sempre sbagliato, essendoci veterinari e cliniche che sono grande motivo di orgoglio per l’Italia, ma queste situazioni non a norma di legge non dovrebbero mai verificarsi. Le anomalie riscontrate non sono certo poche.

Fonte: Carabinieri/Facebook

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