Gli elefanti marini, al contrario nostro, fanno un sacco di lavoro (e dormono poco) per rimanere grassi

Gli elefanti marini fanno un sacco di lavoro per rimanere grassi, cacciando per quasi 20 ore al giorno. È quanto emerge da uno studio

Gli elefanti marini fanno un sacco di lavoro per rimanere grassi. È quanto emerge da uno studio scozzese che ha osservato alcuni femmine di questa specie cacciare per quasi 20 ore al giorno.

Gli elefanti marini sono tra i mammiferi marini più grandi al mondo: i maschi possono raggiungere i 4 metri di lunghezza e i 2.000 chilogrammi di peso; le femmine sono più piccole, con i loro 3 metri di lunghezza e (solo!) 590 chilogrammi di peso. Mentre però i maschi si procacciano il cibo lungo le coste e preferiscono grosse prede (come ad esempio calamari), le femmine si avventurano in mare aperto e preferiscono cacciare pesci più piccoli, ma sono costrette a cacciare in continuazione per avere l’energia necessaria per la loro sopravvivenza.

Un nuovo studio ha cercato di far luce sui metodi di caccia di questi enormi mammiferi e sulle loro abitudini alimentari. I ricercatori dell’Università di St. Andrews (Scozia) hanno prestato particolare attenzione alle femmine della specie durante difficili viaggi lunghi due mesi (migrazioni) nell’Oceano Pacifico nordorientale. Si è osservato che questi animali trascorrono 20 ore al giorno (a volte addirittura l’intera durata del giorno di 24 ore!) alla continua ricerca di cibo, arrivando a nutrirsi fino a 2.000 volte al giorno per mantenere il loro corpo grasso abbastanza per la riproduzione e per mantenere la temperatura costante nei periodi freddi.

(Leggi: Il pesce più grande del mare è ufficialmente femmina!)

I ricercatori hanno osservato il comportamento di 48 femmine della specie che hanno compiuto un viaggio lungo più di 6.000 chilometri, utilizzando tre piccoli dispositivi rimovibili: uno attaccato sotto la mascella, che ha conteggiato il numero delle volte in cui gli animali si sono nutriti; un secondo attaccato alla testa, che ha seguito i movimenti degli animali nell’oceano; un terzo era una piccola videocamera ‘intelligente’ dotata di sensori e luce LED a infrarossi, sempre attaccata alla testa.

Non è facile essere grassi – afferma Taiki Adachi, che ha curato lo studio. – Questi animali si immergono continuamente, per lunghi periodi di tempo (dai 20 ai 100 minuti) e in profondità (dai 500 ai 1.500 metri di profondità), respirando fuori dall’acqua solo per pochi minuti alla volta fra un’immersione e l’altra – spiega Adachi. – Per quanto riguarda le ore di sonno, non abbiamo ancora compreso bene il loro meccanismo. Ma, basandoci sulle osservazioni fatte per quanto riguarda la ricerca di cibo, deduciamo che il tempo per dormire sia meno del 20% della giornata.

Fonte: Science

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