È ora di dire basta ai circhi con animali una volta per tutte #EUStopCircusSuffering

Eurogroup For Animals ha lanciato la campagna "UE Stop Circus Suffering" per chiedere all'Unione europea di intervenire per vietare definitivamente l'uso degli animali nei circhi

Basta alla sofferenza degli animali nei circhi: è questo l’appello di Eurogroup For Animals, che ha deciso di lanciare ufficialmente la campagna “UE Stop Circus Suffering” in occasione della Giornata mondiale della natura selvatica che si celebra proprio il 3 marzo. L’organizzazione animalista internazionale chiede all’Unione europea di intervenire per vietare definitivamente l’uso degli animali nei circhi.

“Un divieto a livello comunitario può garantire la fine di questo intrattenimento obsoleto e fornire una soluzione coerente ed efficace alla sofferenza fisica e psicologica degli animali nei circhi. ” – chiarisce Reineke Hameleers, CEO di Eurogroup for Animals. – “La Commissione dovrebbe prendere molto sul serio i desideri dei cittadini dell’UE e usare i loro poteri per porre fine finalmente a questa sofferenza, confermando al contempo l’UE come leader internazionale per il benessere degli animali”.

La maggioranza degli europei è contraria all’uso degli animali nei circhi

Secondo i risultati di un recente sondaggio europeo condotto in Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna e Italia, 7 cittadini su 10 si dicono contrari alla presenza degli animali nei circhi. Per quanti riguarda il nostro Paese, il 74% degli italiani pensa che l’Ue dovrebbe vietare l’uso di tutte le specie selvatiche nei circhi. 

23 Stati membri dell’Ue hanno già adottato una legislazione nazionale che limita o vieta l’uso animali selvatici.
Nel 2015 la Federazione dei Veterinari Europei, che rappresenta 46 organizzazioni veterinarie in 38 Paesi, ha consigliato di proibire l’utilizzo di animali esotici nei circhi itineranti europei al fine di garantire il rispetto del loro benessere psicofisico. Nonostante ciò, troppi Stati europei, tra cui Germania, Italia e Spagna, restano sordi all’appello e non hanno introdotto alcun divieto, mentre Repubblica Ceca, Finlandia e Ungheria hanno adottato solo restrizioni legate ad alcune specie selvatiche.

Alla campagna “UE Stop Circus Suffering” hanno aderito diverse associazioni animaliste italiane, tra cui Essere Animali e LAV (Lega Anti Vivisezione).

“I dati di opinione raccolti tra i cittadini italiani, sono ancora più decisi e risoluti rispetto alla media europea”  –commenta Andrea Casini, responsabile LAV Area Animali esotici, che aggiunge –. “Emerge preponderante il fatto che per gli italiani l’utilizzo degli animali vuol dire sofferenza ma è chiaro anche quel che è una indicazione ai circensi, da parte di loro potenziali spettatori, ovvero: non vogliamo più vedere animali utilizzati nei vostri spettacoli e preferiamo uno spettacolo totalmente umano (e quindi verremmo sotto al vostro tendone). L’uso degli animali per i vostri spettacoli è pratica obsoleta e non ci piace! Incredibile che nella successione di Ministri della Cultura (Franceschini-Bonisoli-Franceschini) siano riusciti a far decadere la Legge delega sullo spettacolo dal vivo che conteneva anche il superamento dell’uso degli animali nei circhi. Ci appelliamo al nuovo Governo affinché riprenda in mano la questione per una nuova legge nazionale di stop all’uso di animali nei circhi”.

Circa 1 milione di cittadini ha già firmato la petizione Infocircus petition. “Con la campagna Stop Circus Suffering continueremo a combattere con il forte sostegno pubblico dei cittadini europei e potremo così fare un importante passo avanti portando questa richiesta a livello istituzionale” spiega l’associazione LAV.

Le alternative ai circhi con animali

È ormai evidente che i circhi siano fonte di sofferenze e traumi per gli animali, esseri senzienti che vengono sfruttati e snaturati a scopi meramente economici. Portare i bambini ad assistere ai numeri da circo che prevedonol’esibizione di elefanti, tigri, scimmie e altre specie significa alimentare questa industria del dolore. Ai circhi con animali esistono delle alternative divertenti e decisamente più educative. Qualche esempio? I meravigliosi spettacoli del Cirque du Soleil, la compagnia circense canadese che riesce ad incantare adulti e bimbi grazie alle sue incredibili acrobazie. Ma non solo. Gli animali possono essere sostituiti facilmente ricorrendo all’uso degli ologrammi: è il caso del Roncalli circus, il primo circo tedesco dove si può assistere a spettacoli affascinanti (e privi di crudeltà) grazie alla tecnologia 3D. 

Insomma, le alternative esistono. È arrivato il momento di calare per sempre il sipario sugli spettacoli circensi che sfruttano gli animali e provocano loro sofferenze atroci sofferenze e traumi!

Fonte: Eurogroup for Animals/Essere Animali/LAV

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