Delfino spiaggiato a Teramo, provano a salvarlo con una piscina gonfiabile, ma il cucciolo muore

Nulla da fare per il giovane esemplare di stenella striata recuperato a Teramo e posto in una piscina gonfiabile, il cetaceo è morto poco fa. Gli interventi sul posto ad opera degli esperti del Centro Studi Cetacei e dell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano non sono bastati a salvarlo

È morto il cucciolo di stenella striata che nella mattinata di ieri, domenica 29 maggio, è stato trovato spiaggiato a Teramo dal Centro Studi Cetacei. Il personale e i volontari hanno fatto di tutto per salvare il giovane cetaceo, monitorandolo giorno e notte, ma il piccolo delfino non ce l’ha fatta.

Per via delle condizioni di mare avverse e per non provocare ulteriore stress nell’animale marino, la stenella era stata collocata inizialmente all’interno di una piscina gonfiabile con acqua dolce. Qui sono iniziati i trattamenti iniziali per reidratarla. A seguito dei primi accertamenti il suo quadro clinico sembrava stabile tant’é che il cetaceo aveva ripreso a nuotare dopo poco.

Le speranze di salvare il cetaceo e di rilasciarlo in mare aperto erano tante, anche se la natura dello spiaggiamento aveva preoccupato tutti. Nonostante sul posto fosse stato allestito un presidio h24 e, assieme al Centro Studi Cetacei, i medici veterinari dell’ASL di Teramo stessero seguendo il piccolo delfino, l’animale è morto improvvisamente intorno a ora di pranzo. 

Il Centro Studi Cetacei aveva già immaginato che sarebbe stato difficile aiutare questa stenella striata per via della selvaticità della specie. Saranno ora i referti necroscopici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise “G. Caporale” Teramo a stabilire come mai il cetaceo si sia spiaggiato.

Cosa fare in caso di cetacei spiaggiati?

L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano ricorda che qualora si avvistasse un cetaceo spiaggiato bisogna:

  • avvisare la Guardia Costiera al numero 1530 e fornire tutte le indicazioni necessarie sul luogo e l’orario del ritrovamento
  •  non toccare l’animale, ma attendere l’arrivo del personale specializzato
  •  non trascinare l’animale in acqua: il semplice sfregamento col terreno può generare gravi abrasioni o peggio, per questa ragione si utilizzano imbracature opportunamente bagnate e lubrificate
  • tenere lontano dagli animali spiaggiati bambini e curiosi. Creare se possibile un “cordone di rispetto” per non fare avvicinare nessuno all’animale. La confusione produce un forte stress ai cetacei, e può diventare, in quelle condizioni, una causa di morte

Fonte: Centro Studi Cetacei

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook