Simba sta bene e tornerà in Africa: lieto fine per il leoncino a cui avevano spezzato le zampe per fare le foto con i turisti

Gli avevano spezzato le zampe, ora il cucciolo di leone Simba pian piano sta riprendendo a camminare, dopo essere stato salvato dalle torture

Tornerà presto a casa, in Africa. La storia del leoncino Simba ha un lieto fine. Il piccolo era stato torturato ma ora grazie alle cure della dottoressa Karen Dallakyan, potrà avere una nuova vita.

Gli avevano spezzato le zampe in modo che non potesse fuggire dai turisti che volevano un selfie con lui. Dopo essere stato salvato in condizioni critiche, il cucciolo di leone chiamato Simba pian piano ha lentamente riprendeso a camminare, anche se dimenticare tutte le torture subite non sarà comunque facile.

L’animale è stato operato dal veterinario specializzato Karen Dallakyan, che ha portato la vicenda alla ribalta in tutto il mondo, dopo che la notizia di questo crimine atroce aveva scioccato molti, tra cui il presidente russo Vladimir Putin che ha personalmente ordinato un’indagine sulla questione.

Il cucciolo aveva solo poche settimane quando era separato da sua madre. Lo hanno torturato, affamato e picchiato. Hanno versato su di lui costantemente acqua gelida. Per completare questa opera di estrema malvagità, hanno deciso di spezzargli le ossa delle zampe, in modo che non potesse fuggire eed essere mansueto quando i turisti facevano delle foto con lui, nella regione russa del Daghestan.

Ora, però, il cucciolo ha imparato di nuovo a camminare, anche se soffrirà per sempre di alcune deformità.

Il dottor Dallakyan condivide emozionanti immagini e video di Simba sul suo profilo Instagram.

In un video l’animale viene visto imparare a camminare di nuovo dopo l’intervento chirurgico, mentre in un altro gioca con il suo nuovo amico: un peluche.

Adesso, il medico ha annunciato che per Simba è  previsto un lungo periodo di adattamento in una struttura protetta in Tanzania dove potrà tornare in forma ma nella sua splendida casa. La dottoressa Dallakyan ha spiegato  che

“è la prima volta nella storia della Russia che si vedrà il ritorno di animali selvatici nella loro patria spirituale che è l’Africa”.

 

Fonte: karendallakyan/Instagram, Metro

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