Queste piccole creature marine hanno bloccato i reattori di una centrale nucleare sudcoreana

Per la seconda volta in 3 settimane i reattori di una centrale nucleare in Corea del Sud sono stati bloccati a causa delle salpe

Un’anomala “invasione” di piccole e poco conosciute creature marine sta dando del filo da torcere ai reattori di una centrale nucleare sudcoreana. Si tratta delle salpe.

Le salpe marine, organismi dall’aspetto gelatinoso che assomigliano molto alle meduse ma in realtà fanno parte di tutt’altra specie (sono tunicati),  in media misurano meno di 10 centimetri di altezza. Si tratta quindi di creature davvero molto piccole, un cibo molto apprezzato dalle tartarughe marine, ma che ora sta diventando un bel problema per l’industria nucleare della Corea del Sud.

Cosa fanno? Stanno di fatto intasando le valvole di aspirazione dell’acqua della centrale nucleare di Hanul. Le unità n. 1 e 2 della centrale hanno chiuso già una prima volta a fine marzo proprio a causa delle salpe che hanno bloccato i sistemi idrici utilizzati per raffreddare i reattori di queste due unità.

In quell’occasione i reattori, ciascuno della capacità di 950 megawatt, sono rimasti spenti per circa una settimana.

Ma il problema si è presentato di nuovo ad aprile costringendo la Korea Hydro & Nuclear Power Co a chiudere i reattori 1 e 2 per la seconda volta in meno di 3 settimane, sempre a causa di questi piccoli organismi che hanno la capacità di unirsi in catene lunghe diversi metri e che possono infilarsi negli impianti di raffreddamento che aspirano acqua marina. Una situazione insolita, e a cui non si era preparati, che ha costretto i gestori della centrale nucleare a bloccare i reattori per motivi di sicurezza e che sta causando perdite economiche stimate in milioni di dollari.

Generalmente la popolazione di salpe aumenta a giugno ma quest’anno, a causa di correnti calde arrivate già a marzo in maniera anomala, sembra abbia anticipato i tempi. Il dubbio che, ancora una volta, il tutto sia da imputare ai cambiamenti climatici è lecito ma Youn Seok-hyun, ricercatore presso il National Institute of Fisheries Science in proposito ha dichiarato:

“Non possiamo ancora dire se l’aumento delle salpe sia dovuto al cambiamento climatico o ad altri fattori. Dovrebbe essere considerato un fenomeno temporaneo a meno che non assistiamo a un aumento continuo nel prossimo decennio”.

Ma, dato che la tendenza ad aumentare della popolazione di salpe si è registrata gradualmente negli ultimi anni, il problema di dover arrestare i reattori a causa di questi organismi potrebbe diventare nel prossimo futuro ancora più frequente. Naturalmente, in questo caso, si adotteranno specifici sistemi per evitarlo.

Tra l’altro, il blocco dei reattori dovuto ad un'”invasione” di creature marine non si è verificato negli ultimi mesi o anni solo in Corea. Ricordiamo il caso dell’Electricite de France SA che a gennaio ha dovuto scollegare tutti e quattro i reattori della sua centrale nucleare di Paluel, sulla costa settentrionale della Francia, dopo che dei pesci erano rimasti bloccati nei fusti dei filtri della stazione di pompaggio.

Sembra che anche gli animali e la natura stiano in qualche modo esprimendo il proprio parere contro il nucleare.

Fonte: Bloomberg

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