Cosa sappiamo della misteriosa moria di pesci verificatasi a Chivasso

Moria di pesci a Chivasso, in Piemonte, dove tantissimi esemplari sarebbero stati recuperati senza vita nei corsi d'acqua. Le cause di tale fenomeno risultano ancora incerte, sul posto sono intervenuti i responsabili dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte. Alcuni cittadini sostengono, però, che i pesci di cui si parla non siano morti

Pesci senza vita affiorano nei ruscelli e corsi d’acqua che bagnano Chivasso, in Piemonte. Da giorni diversi punti della città sarebbero stati lo sfondo di una misteriosa moria di pesci, che avrebbe portato alla morte di centinaia, se non migliaia, di esemplari della fauna ittica locale.

Nella scorsa settimana le segnalazioni sembravano essere limitate all’asta del Po e della dora Riparia, ma il fenomeno ha colpito anche un’altra zona: sul Rio alla confluenza del Po a Chivasso. Tutte le aree notificate sono distanti chilometri tra loro, ma non è da escludere una possibile connessione tra queste.

Cosa possa aver ucciso tutti questi pesci ancora non si sa. Sul posto sono già a lavoro i tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte. Le cause dell’accaduto non sono del tutto chiare, per questo gli esperti hanno effettuato dei campioni nel Rio che scorre a Chivasso.

Qui, in particolare, i tecnici avrebbero riscontrato un “comportamento anomalo della fauna ittica presente“, come precisa il comunicato rilasciato dall’Agenzia.

Diversamente da quanto verificatosi in altri territori, nei dintorni di Chivasso non sono state trovati anatre e gabbiani morti o in condizioni preoccupanti. Saranno i risultati delle analisi di laboratori a determinare ora le cause di questa strage e valutare i possibili interventi.

Intanto molti cittadini sono accorsi per vedere con i propri occhi cosa stesse succedendo in città e, contrariamente alla nota dell’Arpa Piemonte, affermerebbero che i pesci dati per morti sarebbero in realtà più che vivi.

In un post condiviso su Facebook l’associazione Amici del Po – Chivasso ha spiegato che i pesci immortalati nelle foto “per qualche motivo spesso si ammassano in questo tratto di roggia fin da quando erano piccoli avannotti. Forse per ripararsi dai voraci cormorani”.

Fonte: Arpa Piemonte

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