Cosa fare se troviamo un uccellino in difficoltà?

Dall'Ufficio Fauna Selvatica dell'Enpa arriva una sorta di vademecum per capire cosa fare se incontriamo un uccello ferito o in pericolo

La primavera è ormai inoltrata e le uscite fuori porta si moltiplicano. Per noi amanti della natura, una passeggiatina nel verde può significare anche qualche piacevole incontro con animali di ogni tipo, uccellini compresi. Ma cosa fare se ne vediamo qualcuno in difficoltà?

Con il progredire della primavera si entra, infatti, nel pieno della stagione della nidificazione dell’avifauna selvatica e alla Protezione Animali arrivano sempre più numerose le segnalazioni circa uccelli in difficoltà.

Dall’Ufficio Fauna Selvatica dell’Enpa arriva allora una sorta di vademecum per capire cosa fare se incontriamo un uccello ferito o in pericolo.

Se l’uccellino lo troviamo a terra

Nel caso di rondini, rondoni e balestrucci, se troviamo un cucciolo a terra lo possiamo prendere, perché i suoi genitori non scenderanno per soccorrerlo.

In ogni caso ricordatevi che gli uccelli hanno cure parentali molto sviluppate e ricorrono a delle strategie dettate da Madre Natura per garantire la sopravvivenza al maggior numero di piccoli. Per esempio ciò accede con l’abbandono precoce del nido, cioè quando i giovani esemplari, già con un po’ di piumaggio e gli occhi aperti, svolazzano e saltellano pur non essendo ancora autonomi.

“Molti passeriformi, tra cui i merli, adottano tale strategia perché il nido è un posto molto pericoloso in natura. A prima vista
– spiega Andrea Brutti dell’ENPA – i piccoli potrebbero sembrare abbandonati ma non lo sono affatto poiché il genitore li seguirà a distanza, riconoscendoli con il canto, e fornendo non solo cibo ma le conoscenze fondamentali per vivere in natura, come il riconoscimento dei predatori e l’individuazione dei pericoli”.

In questi casi, quindi, non prendeteli mai da terra, a meno che non siano feriti, implumi o in evidente difficoltà.

Cosa fare se

Se l’uccellino è ferito e non siete esattamente dei massimi esperti, evitate ogni soccorso “fai da te” e contattate un esperto. Evitate, quindi, fasciature o steccature improvvisate.

In caso di ritrovamento, avvertite il Corpo Forestale o la Polizia Provinciale o rivolgetevi ai centri recupero fauna selvatica della regione o della provincia. Sappiate che tutti gli animali selvatici sono protetti dalla legge 157/92 sulla protezione della fauna che ne vieta la detenzione e anche il disturbo e la distruzione dei nidi e che se non si comunica la detenzione dell’animale o non lo si consegna alle strutture autorizzate si rischia di commettere una reato.

Se vi capita di soccorrere una rondine o un merlo ferito e non potete consegnarlo subito a qualche esperto, mettetelo in una scatola con delle fessure e mai in una gabbia, perché potrebbe ferirsi.

Se dovete dargli da mangiare

Fino a quando non siano consegnati a persone esperte, agli animali può essere somministrata un’alimentazione di urgenza a base di carne; mai dare loro latte, pane o prodotti da forno, e uova”, continua Brutti.

Sappiate, inoltre, che gli uccelli selvatici riconoscono solo cibo naturale, mentre i giovani spesso non sono ancora in grado di mangiare da soli ma bisogna delicatamente aprire il becco, forzando un po’ nella parte gialla laterale, tipica proprio dei giovani esemplari.

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