Coccodrillo catturato, imprigionato e decapitato perché ritenuto un “demone”

Il povero coccodrillo è morto dopo due giorni di prigionia dopo essere stato catturato con una trappola dalle lame affilate

Un enorme coccodrillo di 50 anni, lungo quasi 5 metri, è morto in agonia dopo essere stato imprigionato dagli abitanti di un villaggio delle isole Bangka Belitung, in Indonesia.

I residenti hanno iniziato a dargli la caccia dopo aver avuto notizia di diversi attacchi all’uomo da parte dell’animale.

Dopo averlo catturato utilizzando una trappola costruita con una rete e lame affilate, lo hanno rinchiuso in una gabbia per due giorni, rifiutandosi di consegnare l’animale alla Natural Resources Conservation Agency che ha ripetutamente cercato di negoziare con i leader del villaggio per il trasferimento in un luogo sicuro.

Credendo che il coccodrillo fosse un demone, hanno insistito perché rimanesse lì per evitare che il villaggio venisse condannato per sempre dallo spirito malvagio dell’animale.

Il povero coccodrillo è deceduto dopo una lunga agonia ed è poi stato trasportato fuori dal villaggio per seppellirlo.

Prima della sepoltura l’animale è stato decapitato, così da poter interrare la testa lontana dal corpo, una procedura che avrebbe evitato agli abitanti di essere perseguitati dallo spirito del coccodrillo.

Che i coccodrilli siano spiriti malvagi da allontanare è una superstizione diffusa sull’isola, che ha purtroppo portato questo povero animale a inutili e atroci sofferenza e a una morte terribile.

Fonti di riferimento: The Jakarta Post

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