Casa Rosa: alla scoperta dello storico cimitero per animali a Roma

In pochi sanno che a Roma esiste un cimitero storico per gli animali dove è possibile seppellire il proprio compagno di vita. Scopri dove e la suggestiva storia dietro la sua nascita

Esiste un piccolo camposanto dedicato agli animali a Roma con lo scopo di non interrompere mai quel legame profondo che unisce queste creature all’essere umano, permettendo a quest’ultimo di portare agli adorati amici fiori e pensieri, continuando a dare loro l’affetto che hanno ricevuto in vita.

Storia e origini di Casa Rosa

Nel 1923, il primo ospite del cimitero è stata la gallina di Benito Mussolini, regalata ai suoi tre figli Bruno, Vittorio e Romano i quali, al momento della morte della bestiola, desideravano seppellirla nell’appezzamento di terreno di Antonio Molon, veterinario di fiducia del Duce, e portarle un fiore.

Successivamente, sono arrivati i cani di Casa Savoia e quelli di Peppino De Filippo.

La voce si è sparsa ed è così nata Casa Rosa, il cimitero degli animali di Roma fondato dal veterinario in onore della moglie (Rosa Pontarin), del quale usufruisce una clientela omogenea sia per estrazione sociale che per possibilità economica, nonostante i servizi siano molto costosi.

Quali sono i servizi offerti da Casa Rosa?

Il cimitero di Casa Rosa permette di usufruire dei servizi come bara, sepoltura e lapide.

Esistono altri luoghi simili e sono presenti in Italia. In alcuni di questi sono previsti anche la cremazione, l’urna e, a volte, perfino il supporto psicologico. La durata della permanenza è di cinque anni, come indicato dal contratto, che molti decidono di rinnovare.

Dal 1922 è l’unico cimitero per gli animali autorizzato a Roma. Gestito da Luigi Molon, figlio di Antonio, all’interno di questo luogo si trova ogni genere di animale: da gatti e cani, agli uccellini, conigli, una tartaruga, un leone e perfino piccioni. Qui hanno seppellito i loro amati animali magistrati, Presidenti della Repubblica, come Sandro Pertini, ma anche star del cinema, come Anna Magnani e Brigitte Bardot.

Quello di seppellire gli animali è un atto di riconoscenza. A differenza delle persone non tradiscono mai, ha specificato Antonio Molon.

Gli animali da compagnia possono riposare con i loro proprietari nella stessa tomba?

Nel mese di maggio scorso, era arrivato un primo via libera da parte della Commissione Sanità del Consiglio Regionale che, per l’approvazione definitiva, avrebbe dovuto attendere il parere della Commissione Bilancio.

Tuttavia, a giugno 2022, la Commissione Sanità aveva pianificato l’esame del testo della proposta, ma la seduta era stata rinviata al 26 aprile per il mancato numero legale, come ha fatto sapere Roberta Lombardi, Assessore Regionale alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale (promotore della legge nel 2018).

Una proposta iniziale prevedeva anche la possibilità di seppellire gli animali insieme ai loro proprietari nella stessa tomba, ma alla fine questa richiesta è stata respinta, come è possibile visionare in una nota della Commissione Sanità del Lazio.

I cimiteri degli animali da compagnia, dunque, saranno realizzati e gestiti da enti pubblici e privati, previa autorizzazione dell’Asl e del comune di riferimento.

Un luogo che rende l’addio meno doloroso, che evita il terribile sacco nero nel quale vengono chiusi i nostri animali domestici come se fossero rifiuti, e dal profondo significato: l’amore è uno solo.

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