Pulci e zecche stanno tornando: sono una veterinaria e ti spiego come proteggere cani e gatti

I mesi estivi e primaverili possono trasformarsi in una tortura per cani e gatti per via delle infestazioni da pulci e zecche. Che fare per ridurre al minimo questo rischio e come agire per eliminare questi parassiti dalla cute dei nostri amici a quattro zampe? Ecco i consigli della dottoressa Anna Chiara Peluso, "nostra" veterinaria di fiducia

Con la bella stagione tornano due dei più grandi incubi per chi ha animali domestici: le pulci e le zecche. Spesso si pensa erroneamente che questa minaccia sia circoscritta soltanto ai mesi estivi. In realtà, a causa della crisi climatica e del conseguente aumento delle temperature, questi parassiti sono sempre più diffusi e resistenti anche in primavera.

Oltre a rappresentare un grosso fastidio per cani e gatti e a provocare bruciore e prurito, pulci e zecche possono provocare patologie anche gravi, che in alcuni casi si rivelano fatali. Com’è noto, queste piccole creature penetrano nella cute degli animali e si nutrono del loro sangue. E attraverso la loro saliva (a cui molto spesso i nostri amici a quattro zampe sono allergici) possono trasmettere agenti patogeni da non sottovalutare come endoparassiti, batteri e protozoi. Che fare quindi per proteggere i nostri pelosetti? A fornirci qualche consiglio prezioso è la veterinaria di Lecce Anna Chiara Peluso, che è anche una nostra affezionata lettrice.

L’unico modo che abbiamo per proteggere gli animali domestici dalla malattie trasmesse da vettori note come VBD è usare gli antiparassitari dotati di proprietà repellenti; inoltre è importante scegliere un prodotto che abbia efficacia anche contro le uova e le larve presenti nell’ambiente in cui l’animale vive. – spiega la dottoressa Peluso – Sul mercato esistono numerosissimi antiparassitari, di molte marche e con formulazioni diverse: pipette spot-on, spray, compresse e collari. Ogni farmaco ha il suo campo di azione, la sua durata, la sua efficacia, ma anche i suoi limiti. È bene perciò consultarsi col proprio veterinario per trovare la soluzione più adatta al proprio animale in base al suo grado di esposizione ai rischi ed al suo stile di vita.

Come scegliere un buon antiparassitario

Prima di acquistare gli antiparassitari, però, bisogna considerare alcuni fattori per evitare conseguenze, come sottolineato dall’esperta:

Importantissimo è prestare attenzione al target che ogni farmaco ha e al dosaggio. Molti antiparassitari che hanno come specie di destinazione il cane sono tossici e letali per il gatto, mentre un farmaco usato per un animale adulto può non andar bene su un animale gravido o ancor peggio per un cucciolo. Esistono nel mercato anche formulazioni a base di sostanze naturali che hanno una buona efficacia affiancata da una maggiore sicurezza per l’uomo, l’animale stesso e l’ambiente.

Come agire in caso di infestazione da pulci fra i propri animali domestici?

Per controllare l’infestazione da pulci è fondamentale trattare tutti gli animali che vivono insieme e non limitare i trattamenti al periodo estivo, ma protrarli per tutto l’anno poiché le pulci possono sopravvivere e replicarsi benissimo in casa durante il periodo invernale (presenza costante di temperatura e umidità ideali). – sottolinea la veterinaria – Vanno trattati anche gli animali che vivono esclusivamente in appartamento (balconi, finestre, le nostre scarpe, sono porte d’ingresso dei parassiti e delle loro uova).

Attenzione alla rimozione delle zecche ed evitate i rimedi fai-da-te

zecche cani

©mironovm/123rf

Se, invece, il nostro amico a quattro zampe è stato attaccato dalle zecche è essenziale tentare di rimuoverle in maniera molto accurata, senza affidarsi a rimedi fai-da-te, che possono rivelarsi controproducenti.

Se si dovesse riscontrare la presenza di zecche sulla cute dell’animale ci si deve ricordare che la loro rimozione è abbastanza complessa perché si attaccano tenacemente e può anche accadere che il cane o il proprietario asportino il corpo del parassita lasciando la testa infissa nella pelle. – spiega la dottoressa Peluso – In questo caso rimane una piccola ferita che può dar luogo a un’infezione locale, un’ulcera o un nodulo. Non utilizzare mai alcool o altri rimedi casalinghi per la rimozione! La zecca non va “stressata” durante la procedura perché si rischia di causare un rigurgito del pasto di sangue ed insieme ad esso anche degli agenti patogeni se presenti in essa! È bene quindi se non si è pratici ricorrere all’aiuto del Veterinario. Bisogna inoltre ricordare, qualora si utilizzino antiparassitari spot-on, di non trattare gli animali in concomitanza del bagno ma ad una distanza di almeno 5 giorni prima o dopo il lavaggio per garantire l’efficacia del prodotto.

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