Dieta BARF per cani, respinta la proposta di una azienda di considerarla anche adatta al consumo umano

Una azienda produttrice di pet food ha voluto dichiarare la sua linea BARF adatta anche all'alimentazione umana per ottenere delle agevolazioni fiscali. Per la legge irlandese non è però così e infatti che la sua richiesta di applicare un'IVA diversa è stata respinta

In Irlanda un’azienda di pet food che tra i suoi prodotti offre alla clientela la linea BARF, acronimo di Biologically Appropriate Raw Food, aveva dichiarato che questa fosse adatta all’alimentazione degli amici a quattro zampe così come a quella umana.

Gli ingredienti proposti sono infatti, a detta dell’azienda, freschissimi, di prima scelta e includono tagli di carni di pollo, coniglio, anatra e frattaglie. Poiché questi si possono acquistare allo stesso modo in macelleria, l’azienda aveva inoltrato domanda per avere diritto a tali forniture ad aliquota zero.

La società ambiva a un trattamento fiscale diverso in termini di IVA, sostenendo che fosse irrilevante che i suoi clienti fossero animali e non esseri umani.

Il caso è stato valutato attentamente da Andrew Feighery della Commissione per i ricorsi fiscali in Irlanda che però non ha dato ragione all’azienda. La sua richiesta è stata respinta con una sentenza d 11 pagine.

Il commissario ha motivato la decisione dell’Agenzia irlandese affermando che:

è improbabile che un consumatore ordini cibo per il proprio consumo personale in un negozio di alimenti per animali domestici online, indipendentemente dai presunti benefici nutrizionali.

Oltre a questo punto la Commissione per i ricorsi fiscali ha sottolineato che l’azienda era registrata come grossista di carni dal Dipartimento dell’agricoltura, ma non alla Food Safety Authority of Ireland.

Per quanto gli ingredienti commercializzati della dieta BARF siano un prodotto fresco, genuino e non sottoposto ad alcun tipo di trattamento, questi non possono essere considerati dall’amministrazione finanziaria al pari degli alimenti destinati al consumo umano. Così ha deciso l’Irlanda e quindi niente agevolazioni sull’IVA.

Fonte: Indipendent.ie

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