Addio a Dylan, il labrador sul carrellino che aveva commosso il web

Dylan adesso ‘vai e corri tra le praterie del paradiso’. Non ce l’ha fatta il labrador che aveva commosso l’Italia con la sua storia, appena il tempo di salire sul suo nuovo carrellino, che il suo cuore ha smesso di battere.

Dylan adesso ‘vai e corri tra le praterie del paradiso’. Non ce l’ha fatta il labrador che aveva commosso l’Italia con la sua storia, appena il tempo di salire sul suo nuovo carrellino, che il suo cuore ha smesso di battere.

C’eravamo affezionati tutti a quel cagnolone color crema che era finito su Facebook dopo un video ‘rubato’. Affetto da artrosi e con problemi respiratori, Dylan non riusciva più a camminare e abbaiare, ma il suo proprietario Tonino Vitale aveva fatto creare da un fabbro un carrellino ad hoc e ogni giorno lo portava in giro accudendolo con amore.

Le immagini della sua passeggiata per le strade di Vibo Valentia, in Calabria erano arrivate al cuore di migliaia di persone, tant’è che solo un paio di giorni fa, Alessandro Ortolan, il cosiddetto mago dei carrellini, ne aveva consegnato uno a Dylan.

Ma purtroppo il labrador ha assaporato poco questa nuova libertà. A dare la notizia della sua scomparsa è stato Victor Vitale, figlio di Tonino, su Facebook:

“Dylan, la fine di questa fiabesca storia l’hai voluta scrivere tu. A te il carrellino non serviva per darti una vita migliore per la tua vecchiaia ma solo per regalarti la tua ultima camminata qui con noi. Ti abbiamo amato e siamo stati amati da te incondizionatamente. Ci mancherai!!! Adesso vai e corri tra le praterie del paradiso… un giorno amico mio correremo di nuovo insieme”.

dylan cane1
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Qualche giorno fa, Tonino aveva detto:

“Credo che sia normale amare i propri amici a quattro zampe, soprattutto nei momenti in cui hanno più bisogno di noi, gli anormali sono coloro che li trattano come fossero dei giocattoli e che una volta cresciuti, li buttano via.Se tutto questo clamore può servire per sensibilizzare ad amare gli animali ben venga, per me Dylan è come un figlio, una persona di famiglia”.

Parole bellissime che di certo accompagneranno Dylan verso il ponte dell’arcobaleno dove finalmente sarà libero di correre di nuovo.

Testo e foto Dominella Trunfio

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