Stipati su camion con oltre 40°C e senza acqua: l’inferno vissuto dai maiali destinati a finire nel nostro piatto

Suini senza spazio in cui muoversi, ossigeno a sufficienza né acqua per idratarsi: una nuova inchiesta realizzata in Italia svela tutto l'orrore del trasporto di animali vivi, una crudeltà legalizzata

Fa un caldo infernale, ma noi esseri umani abbiamo a disposizione ventilatori e condizionatori per rinfrescarci un po’. Provate a immaginare, invece, cosa può provare una mucca o un maiale costretto a percorrere ore e ore di viaggio su un camion con altri centinaia di animali, senza spazio per muoversi né ossigeno. Sotto il sole concente, con temperature esterne di oltre 38°C.

Queste sono le scene drammatiche che hanno documentato in questi giorni gli investigatori dell’associazione Essere Animali, sui camion adibiti al trasporto di suini, in viaggio sull’autostrada A1, tra Lodi e Bologna. Gli attivisti hanno seguito i veicoli fino all’arrivo nello stabilimento di macellazione. Grazie ad una pistola termica hanno potuto appurare l’esatta temperatura all’interno del vano del camion in cui i suini boccheggiavano.

“Abbiamo documentato camion che hanno viaggiato con temperatura esterna di 36°-38°C gradi e che, arrivati al macello, hanno sostato 30 minuti sotto il sole prima di scaricare gli animali. In questi casi, è stato possibile verificare come i maiali fossero costretti a restare nel camion con temperature interne oltre i 40°C” racconta  Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali.

trasporto suini

@Essere Animali

Una crudeltà legalizzata

Condizioni praticamente disumane, che possono portare gli animali alla morte prima di arrivare al macello. Ma la cosa assurda è che tutto ciò è consentito dalla legge.

Purtroppo, le norme attuali non prevedono limiti di temperatura interna o esterna al veicolo per i trasporti con durata uguale o inferiore alle 8 ore, limitandosi a richiedere che i mezzi di trasporto siano in grado di proteggere gli animali da ‘temperature estreme’ e vietando di trasportarli in condizioni tali da esporli a ‘lesioni o a sofferenze inutili’. – sottolinea Montuschi – La mancanza di parametri oggettivi di riferimento crea quindi una vasta zona grigia non regolamentata, che di fatto non permette di intervenire in modo appropriato quando il benessere degli animali non è rispettato”.

Infatti, il Regolamento N.1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto non pone nessun limite ai viaggi che durano fino alle 8 ore (o 12 ore se viene concessa una deroga) per quanto riguarda sia la temperatura interna che esterna al veicolo, e la possibilità di accedere all’acqua, limitandosi a dare disposizioni solo per i viaggi lunghi superiori alle 8-12 ore.

In questo caso specifico i sistemi di ventilazione sui mezzi di trasporto su strada devono essere progettati, costruiti e mantenuti in modo tale che, in qualsiasi momento del viaggio, essi possano mantenere una temperatura compresa tra i 5°C ed i 30°C all’interno del veicolo, con una forcella di tolleranza di +/- 5°C in funzione della temperatura esterna.

Basta indifferenza! Gli animali non sono merci

A inizio giugno il Ministero della Salute ha indirizzato una circolare alla Direzione della Polizia Stradale, alle associazioni di categoria degli autotrasportatori e dei veterinari, richiedendo che i trasporti di animali vivi non vengano effettuati con temperatura atmosferica superiore ai 30 gradi alla partenza o durante il tragitto. Ma ciò non può esssere sufficiente, visto che la realtà documentata dagli investigatori di Essere Animali dimostra che queste disposizioni non sono efficaci in pratica.

Se consentiamo il trasporto per diverse ore quando la temperatura esterna tocca o supera i 30°C, i maiali all’interno dei camion, a causa dell’affollamento e del calore corporeo prodotto, saranno costretti a sopportare temperature intorno ai 40°C.  – continua Simone Montuschi – Ma la letteratura scientifica indica che per i maiali adulti la zona di termoneutralità, ovvero l’intervallo delle temperature entro cui l’animale è in grado di mantenere la sua normale temperatura corporea, è compresa indicativamente tra 8°C e 25 °C. Gli animali trasportati in questi giorni di alte temperature atmosferiche sono stati quindi sottoposti a stress e sofferenza.

È inammissibile continuare ad accettare tutta questa crudeltà nel nostro Paese e nel resto d’Europa. Non possiamo più rimandare l’introduzione di maggiori tutele legislative durante queste operazioni di trasporto. Gli animali sono esseri senzienti che soffrono terribilmente. Non merci.

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Fonte: Essere Animali

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