Rimasto orfano dopo il raid contro Al Baghdadi, questo cagnolino è stato adottato da un fotografo siriano

Il cagnolino piangeva vicino al corpo della sua mamma quando il fotoreporter lo ha trovato e ha deciso di adottarlo e prendersi cura di lui

Fared Alhor, fotoreporter siriano, stava documentando le conseguenze dell’attacco che ha portato all’uccisione del leader dell’Isis Abu Bakr Al-Baghdadi quando si è imbattuto in un cucciolo di cane.

Il cagnolino, risparmiato dagli scontri a fuoco, piangeva e ululava accanto al corpo della sua mamma, in uno scenario di morte e distruzione, quando Alhor lo ha trovato.

Istintivamente il fotografo si è messo a giocare con il cucciolo e a coccolarlo per tirargli su il morale e quando è arrivato il momento di andare via, non è riuscito ad abbandonare il povero cagnolino rimasto solo.

Inizialmente Alhor ha chiesto ai passanti se qualcuno potesse prendersi cura del cucciolo, poi, non trovando nessuno ha deciso di portarlo via con sé.
Corso a casa per recuperare delle provviste e una gabbia, è tornato sul luogo dell’attentato per recuperare il cagnolino, con l’idea di lasciarlo a un amico il cui cane aveva appena avuto una cucciolata.

Ma dopo aver affrontato 20 miglia in moto sotto la pioggia per salvare la vita al piccolo cane rimasto orfano, tra lui e il cucciolo si era già creato un legame, e alla fine ha deciso di adottarlo e prendersi cura di lui.

Alhor ha scelto di chiamare il cagnolino Bobe e ora, per pagare le cure necessarie per l’animale, sta raccogliendo delle donazioni presso Santuario di Ernesto, una struttura veterinaria specializzata in cani randagi in Siria.

«Ho bisogno di supporto per garantire cibo e una nuova cuccia a Bobe. Avrà una bella vita e ci sistemeremo, io e lui», ha riferito Alhor.

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Tatiana Maselli
Foto cover

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