Benessere animali e randagismo: dall’Europa più tutela. I punti della relazione ENVI approvati

Più tutela per gli animali in Europa. E a 360 gradi. La Commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e sicurezza alimentare ha approvato con 33 voti favorevoli, 16 contrari e 11 astenuti una relazione che chiede alla Commissione europea di rafforzare la strategia Ue per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015. Lo fa sapere con due note diffuse sui social network Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell'intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo.

Più tutela per gli animali in Europa. E a 360 gradi. La Commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e sicurezza alimentare ha approvato ieri con 33 voti favorevoli, 16 contrari e 11 astenuti una relazione che chiede alla Commissione europea di rafforzare la strategia Ue per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015. Lo fa sapere con due note diffuse sui social network Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo.

Tra i punti salienti della relazione della deputata Kartika Tamara Liotard (olandese, Sinistra nordica) troviamo allevamenti sostenibili, limite massimo di otto ore per il trasporto di animali vivi, no alla clonazione dei capi d’allevamento, no al maltrattamento dei richiami vivi per la caccia, maggiore tutela per cani e gatti randagi e stop alla vivisezione. “Gli Stati membri dell’Ue ratifichino la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia – si legge nella relazione- sulla strategia dell’Unione europea per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015“.

In particolare, un emendamento presentato proprio da Zanoni e approvato dalla commissione “ritiene che la legge quadro europea sul benessere degli animali debba affrontare la questione degli animali randagi che appare particolarmente grave nei paesi meridionali e orientali dell’UE, mediante l’attuazione di efficaci misure di sterilizzazione“. Sotto accusa il caso delle perreras spagnole, della legge ammazza cani rumena e della strage di cani e gatti randagi in Ucraina (Paese non Ue ma che insieme alla Polonia ospiterà i campionati di calcio europeo Euro 2012).

Purtroppo non è passata la mia proposta di vietare l’abbattimento” di randagi “e introdurre un sistema obbligatorio di registrazione e applicazione di microchip, secondo quando richiesto, tra l’altro, nella dichiarazione scritta 26/2011, approvata il 13 ottobre 2011“, spiega l’eurodeputato sulla sua pagina facebook. Ma, fortunatamente, ne sono passati altri che hanno rafforzato i punti salienti della relazione e introdotto nuove tutele. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio:

  • Richiami vivi per la caccia fuori legge.La legge europea sul benessere degli animali deve risolvere il problema del possesso di uccelli selvatici, catturati o allevati, utilizzati come richiami vivi nella caccia di uccelli migratori, in condizioni incompatibili con la loro natura“.
  • Limite di otto ore nel trasporto animali vivi. La relazione chiede “la revisione del regolamento n. 1/2005 così come richiesto dalla dichiarazione scritta 49/2011 adottata il 15 marzo 2011 e da più di 1.100.000 firmatari della petizione relativa al limite di 8 ore“.
  • Tutela cani e gatti e basta violenze contro i randagi. Un altro emendamento di Zanoni richiama l’attenzione sul fatto che “la legge quadro europea sul benessere degli animali debba affrontare la questione degli animali randagi, che appare particolarmente grave nei paesi meridionali e orientali dell’Ue mediante l’attuazione di efficaci misure di sterilizzazione”. Inoltre “invita l’Unione europea e gli Stati membri a ratificare la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia“.
  • Più controlli negli zoo. Zanoni invita la Commissione europea e gli Stati membri “ad adottare tutte le misure necessarie per informare i soggetti interessati in merito ai requisiti relativi al mantenimento di specie animali selvatiche in cattività”. Inoltre “chiede l’urgente e completa applicazione della direttiva sugli zoo e la garanzia che il personale preposto al controllo dell’attuazione e i veterinari degli zoo“.
  • No allevamenti e prodotti Ogm. La relazione chiede “una proposta legislativa che introduca il divieto di clonazione e di commercializzazione di prodotti derivati da cloni e dalla loro progenie“.
  • Basta vivisezione. Palesato l’invito alla Commissione europea affinché adotti “una strategia a livello Ue per lo sviluppo e l’utilizzo di metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali, nel quadro della revisione della legislazione dell’UE e delle nuove tecnologie“.

Oggi in commissione ENVI abbiamo messo nero su bianco le linee guida che ci auguriamo che prima la commissione agricoltura del Parlamento, poi il Parlamento nel suo insieme e infine la Commissione europea vogliano seguire per assicurare una reale ed efficace tutela degli animali in tutta Europa e la fine di pratiche barbare a cui ancora oggi assistiamo come la vivisezione, il trasporto di animali in condizioni miserabili, le strage di cani e gatti randagi e l’utilizzo di richiami vivi per la caccia“, ha commentato l’Eurodeputato. Adesso l’auspicio è che a queste linee guida segua un chiaro impegno da parte delle istituzioni europee, affinché il principio sancito dall’articolo 13 del Trattato di Lisbona, che definisce gli animali come esseri senzienti, diventa finalmente realtà.

Roberta Ragni

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