La lenta moria delle balene franche: a rischio di estinzione per colpa dell’uomo

Le grandi balene franche del nord Atlantico rischiano l'estinzione e sempre più scienziati lo confermano. Minacciate da un drastico calo delle nascite e dall’aumento di incidenti con le navi, attualmente sarebbero rimaste solo in 450.

Le grandi balene franche del nord Atlantico rischiano l’estinzione e sempre più scienziati lo confermano. Minacciate da un drastico calo delle nascite e dall’aumento di incidenti con le navi, attualmente sarebbero rimaste solo in 450.

La situazione era già drastica, ma il 2017 è stato un anno nero per le balene franche (Eubalaena) che vivono nel nord Atlantico e sono tra le specie più minacciate al mondo: secondo i ricercatori dell’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica (NOAA) sarebbero a rischio estinzione.

E ancora una volta, a intervenire direttamente sulla natura, è la mano dell’uomo perché la maggior parte delle balene franche, muore a causa di incidenti contro le barche o perché rimane impigliata nelle attrezzature da pesca.

Per il NOAA delle circa 450 balene rimaste solo 100 sarebbero femmine riproduttrici e se consideriamo che le nascite sono solo al 40% il quadro è veramente problematico.

Perché le balene non si riproducono difficilmente? Secondo un nuovo studio, il rimanere impigliati negli attrezzi da pesca e il vivere continuamente con accanto con grosse navi, causerebbe uno stress tale da avere un impatto negativo sulla loro capacità di riprodursi.

balena franca1

Un’altra triste realtà è quella delle balene norvegesi:

Anche se attualmente la legge federale impone regole severe sulla distanza da mantenere, non sempre i pescatori ne hanno cura. Già in passato, i ricercatori del Frontiers in Marine Science dicevano che era necessario un intervento immediato. E se inizialmente gli interventi di regolamentazione degli Stati Uniti e Canada, come il rallentamento delle velocità delle navi sembravano aver avuto successo, in realtà gli incidenti non sono diminuiti.

Ma a minacciare le balene non ci sarebbero solo incidenti, ma anche la qualità delle acque in cui nuotano i cetacei. L’inquinamento e i cambiamenti climatici influenzano, infatti, l’attività riproduttiva.

Dominella Trunfio

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