Uccise 50 balenottere minori in un’area protetta: continua la scellerata caccia del Giappone (PETIZIONE)

50 balenottere minori sono state uccise in un’area protetta dell’Oceano Antartico. A ucciderle, ancora una volta, è il Giappone, che continua a utilizzare l’escamotage della ricerca scientifica per cacciare indisturbato

50 balenottere minori sono state uccise in un’area protetta dell’Oceano Antartico. A ucciderle, ancora una volta, è il Giappone, che continua a utilizzare l’escamotage della ricerca scientifica per cacciare indisturbato.

Un bollettino di guerra che cresce di mese in mese e i dati arrivano dalla riunione annuale della Commissione internazionale per la caccia alle balene in Brasile, che il Giappone presiede. Come avevamo spiegato qualche tempo, nel 2014 la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja aveva posto il veto sulla caccia alla balene, ma il Giappone ha trovato un escamotage per continuare indisturbato: il Paese nella nota “Government of Japan: finalised documents for New Scientific Whale Research Program in the Antarctic Ocean” pubblicata a fine 2015, dichiara di cacciarle per scopi scientifici.

Secondo i giapponesi, “al fine di preservare le risorse dell’Antartico per permetterne l’utilizzo e per comprendere gli effetti del cambiamento climatico, è scientificamente imperativo studiare attentamente i vari aspetti dell’ecosistema marino stesso dell’Antartico considerando i suoi animali e le loro dinamiche attraverso la raccolta e l’analisi scientifica dei dati”.

Ogni anno ne vengono uccise 333 senza badare se siano femmine e se siano gravide, ma mentre la Corte di Giustizia Internazionale non riesce a impedire il massacro, il Giappone sostiene che le balene non siano in pericolo d’estinzione.

Ben diversa l’analisi di un documento del comitato scientifico dell’IWC del WWF che mostra che tre navi giapponesi hanno ucciso dozzine di balene in un’area dell’area marina protetta di Ross Sea (MPA) tra gennaio e febbraio 2018.

Qui la pesca è limitata per salvaguardare balene , foche e pinguini imperatore, tuttavia i controlli ci sono a quanto pare solo a posteriori, quando ormai il danno è fatto.

“Migliaia di altre specie sono protette in questa parte del Mare di Ross, quindi è scioccante e assurdo che le balene non lo siano. Lo stendardo della cosiddetta ‘caccia per la scienza’ deve fermarsi una volta per tutte.”, ha detto Rod Downie, capo consigliere del WWF.

Ad oggi però, i precedenti tentativi di indebolire il divieto esistente sono falliti. Stessa situazione anche in Norvegia e in Islanda. Le tre nazioni hanno ucciso complessivamente 38.539 grandi balene dal 1986.

balene uccise 1

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Cosa puoi fare tu

Avaaz sta chiedendo al governo norvegese, alla Commissione europea e ai leader dei paesi che consentono la commercializzazione di carne e prodotti ricavati dalle balene di dire basta.

“Come cittadini globali siamo preoccupati, facciamo appello al governo norvegese per porre fine al massacro delle balene. La tua firma potrebbe salvare migliaia di balene e contribuire a fermare la caccia alle in tutta Europa”.

FIRMA QUI LA PETIZIONE

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Dominella Trunfio

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