Questo album con i richiami di uccelli nativi australiani è in cima alle classifiche musicali

Registrato in un periodo di quattro decenni, il CD raccoglie i richiami di 53 specie di uccelli australiani

Registrato in un periodo di quattro decenni, il CD raccoglie i richiami di 53 specie di uccelli australiani. I proventi delle vendite finanzieranno progetti per salvare le specie in via di estinzione

Un album contenente solo richiami di uccelli nativi australiani è in cima alle classifiche delle vendite nel Paese, battendo i classici del Natale, come Mariah Carey e Michael Bublé – e questo una sola settimana dopo la sua pubblicazione.

Songs of Disappearance, questo è il titolo dell’opera, raccoglie i richiami e i canti di ben 53 specie di uccelli australiani minacciati di estinzione. Un modo per accendere i riflettori sulle specie animali in pericolo di vita, ma anche una strategia concreta per dare il proprio contributo alla loro salvaguardia: tutti i proventi delle vendite, infatti, andranno all’associazione BirdLife Australia, la più importante associazione australiana per la tutela degli uccelli. Finora sono stati venduti oltre 2.000 CD, di cui circa 1.500 in pre-vendita – un risultato che va ben oltre le aspettative degli organizzatori.  

(Leggi anche: Musica da tutto il mondo per salvare gli uccelli in via di estinzione)

Il progetto, durato circa quarant’anni, è il risultato di della collaborazione fra Anthony Albrecht, all’epoca studente presso la Charles Darwin University, ed il suo tutor Stephen Garnett, recentemente autore dell’Action Plan for Australian Birds – secondo cui circa un sesto degli uccelli australiani è attualmente a rischio di estinzione. Grazie anche al supporto di una violinista, i due sono riusciti a creare un “collage musicale” che mettesse insieme i richiami di tutte le specie di uccelli protagoniste del CD, che è diventata poi la traccia di apertura dell’album. Le restanti tracce sono le registrazioni delle varie specie di uccelli prese singolarmente.

Abbiamo ascoltato i richiami dei diversi uccelli uno dopo l’altro e li abbiamo trovati incredibilmente commoventi – hanno spiegato i due ricercatori. – Abbiamo continuato ad ascoltarli fino a immaginare quasi un coro, una struttura unitaria: alcuni dei suoni scioccheranno gli ascoltatori, perché sono più percussivi che melodiosi.

Il “collage” si conclude con il canto del pappagallo notturno (Pezoporus occidentalis), una specie misteriosa il cui canto era completamente sconosciuto alla scienza fino al 2013 e che è considerata “a rischio di estinzione” dall’IUCN. Un altro canto particolarmente commovente è quello del regent honeyeater (Anthochaera phrygia) un uccello talmente raro che sta letteralmente perdendo la voce a causa della sua solitudine e dell’inutilità del suo canto, visto che non ha simili con cui comunicare. Speriamo davvero che la vendita di questo album possa sensibilizzare la popolazione australiana (e non solo) a proteggere la fauna selvatica, minacciata dall’agire sconsiderato dell’uomo. 

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Fonte: The Guardian / Songs of Disappearance

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