Le fermate degli autobus con i tetti ricoperti di piante e fiori sono un regalo per le api mellifere

Come in Olanda, anche nel Regno Unito le pensiline alle fermate degli autobus ospitano minuscoli giardini per api e bombi. Quando anche in Italia?

Le popolazioni degli insetti sono in drammatico calo in tutto il mondo: crisi climatica, inquinamento dell’aria, agricoltura intensiva, urbanizzazione e perdita dell’habitat naturale sono i fattori che maggiormente minacciano questi animali piccoli ma fondamentali per la salute dei nostri ecosistemi.

Per provare a sostenere la sopravvivenza delle colonie di api, farfalle e bombi è nata un’iniziativa virtuosa che, partita dall’Olanda qualche anno, si sta diffondendo a macchia d’olio in molte città europee: trasformare le pensiline alle fermate degli autobus in minuscole aree verdi per permettere agli insetti di trovare nutrimento e un habitat a loro congeniale.

Restituire aree verdi agli insetti

Le Bee bus stops sono un tripudio di colori e di profumi, veri e propri giardini in miniatura ampi poche decine di centimetri quadrati posti sopra le pensiline alle fermate dei bus che ospitano piante e fiori “amici degli insetti”. Tra questi fragoline di bosco, papaveri e viole del pensiero, ma anche veccia, timo e maggiorana selvatica.

La città di Leicester (Inghilterra) ha fatto da apripista in questo senso, con ben 30 Bee bus stops installate nel 2021. A questa hanno fatto seguito Derby, Brighton, Southampton, Newcastle, Sunderland, Derby, Oxford, ma anche Cardiff (Galles) e Glasgow (Scozia).

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Nel Regno Unito questa iniziativa è sostenuta economicamente da Clear Channel, azienda che si occupa della manutenzione delle pensiline alle fermate degli autobus per conto dei comuni. L’azienda non modifica le pensiline già esistenti, ma sostituisce quelle che devono andare “in pensione” con pensiline pensate appositamente per ospitare l’area verde.

Una pensilina dotata di un piccolo giardino è progettata diversamente rispetto a una tradizionale, poiché deve sostenere il peso delle piante e del terriccio, che non di rado si riempie d’acqua a causa della pioggia. Ogni volta che una pensilina tradizionale deve essere sostituita (dopo circa 20 anni di utilizzo), viene rimpiazzata con un Bee bus stop.

I benefici per l’ambiente

Vi sono numerosi vantaggi nell’installare queste pensiline green nel tessuto urbano. Il primo, confermato anche da numerosi studi, è ovviamente il motivo ispiratore di questa innovazione tecnologica – ovvero il benessere degli insetti.

All’interno di un’area fortemente urbanizzata, priva di aree verdi, gli insetti impollinatori non riescono a trovare riparo e nutrimento e finiscono per morire, denutriti e privati del loro habitat. Queste fermate verdi offrono invece molti punti di ristoro per gli insetti, che possono fermarsi a recuperare energie e sostentamento durante il loro volo.

Ma i vantaggi si possono apprezzare anche nel miglioramento dello stato di salute delle strade e dei marciapiedi: i tetti erbosi assorbono parte dell’acqua piovana, proteggendo le strade dagli allagamenti che potrebbero favorire lo sviluppo di buche e depressioni del manto asfaltato.

Infine, ultimo ma non per importanza,  i tetti verdi danno un piccolo contributo alla compensazione dell’effetto isola di calore che molte città sperimentano nei mesi estivi. Il cemento e l’asfalto assorbono il calore proveniente dai raggi solari e lo trattengono, rendendo le nostre città sempre più calde e invivibili.

La presenza di alberi e spazi verdi – anche piccolissimi, come nel caso delle pensiline erbose – favorisce l’abbassamento della temperatura percepita in città, a vantaggio di tutta la popolazione residente (umana e animale).

Dopo i Paesi Bassi, il Regno Unito è il secondo Paese europeo che ha scelto di convertire le fermate degli autobus in pensiline a misura di insetto. Questa iniziativa si prepara a essere esportata anche in altri Paesi, come Francia e Portogallo, nonché a valicare i confini del continente: richieste di infrastrutture simili sono arrivate anche da Canada e Stati Uniti.

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Fonte: GetAbout

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