Pensano di aver comprato un cane Husky, ma era una volpe andina (vittima del commercio illegale di animali in Perù)

La volpe Run Run, venduta come se fosse un cane, mette in luce un problema tutt’ora irrisolto in Perù: la vendita illegale di animali.

La volpe andina Run Run, venduta come se fosse un cane di razza, mette in luce un problema tutt’ora irrisolto in Perù: la vendita illegale di animali.  

Run Run è una volpe andina, scambiata e venduta come se fosse un Siberian Husky da uno dei tanti venditori senza scrupoli del centro di Lima, la capitale peruviana, che commercializzano illegalmente animali domestici e selvatici alla luce del giorno. Il più delle volte questi animali sono tenuti in condizioni terrificanti, messi in borse, zaini, tasche o in piccoli spazi come se nulla fosse.  

La storia di Run Run 

In Perù, il traffico e la vendita di animali è un problema molto comune, basti pensare alla storia di questa volpe. Recatosi al Centro di Lima con l’intenzione di comprare un animale domestico, il figlio adolescente di Maribel Sotelo, convinto che fosse un husky siberiano, finì per portarsi a casa Run Run per circa 10 euro. Qui la domanda “perché compralo, se puoi adottarlo?” acquisisce più forza. (LEGGI anche: La carne di coccodrillo sta per finire sulle nostre tavole, via libera dal Ministero della Salute)

Essendo un cucciolo, l’inganno passò inosservato. Un giorno però, dopo un temporale, Run Run si spaventò e scappò di casa.  Tutti i tentativi per catturarla furono inutili, la volpe, ormai di circa otto mesi, camminava sui tetti delle case e, alla ricerca di cibo, iniziò a cacciare le galline, i polli e le papere dei vicini. Solo in seguito si resero conto che non si trattava di un cane.  

Mio figlio voleva un animale domestico ed è andato in centro a comprare un cane. Gli hanno dato un cane lupo, ma non sapeva che fosse una volpe. Quando è cresciuto e voleva morderci, mio ​​marito ha capito che era una volpe. Anche a causa dell’odore delle feci”, ha spiegato Maribel. 

Traffico di animali in Perù 

Sebbene in Perù non siano previste sanzioni per la vendita di animali domestici, nell’ambito della legge sul maltrattamento degli animali, l’abuso sugli animali tenuti in cattive condizioni – come in una borsa, nello zaino o in una scatola di cartone – prevede una pena fino a 3 anni di carcere, che può arrivare fino a 5 anni nel caso se ne provocasse anche la morte. Per quanto riguarda gli animali selvatici, sono sanzionate la vendita, l’acquisto, il trasferimento e il magazzinaggio senza un valido permesso o certificato. La pena va dai 3 ai 5 anni di reclusione.  

Il Perù ha una ricchissima biodiversità, purtroppo poco protetta e le pene appena descritte lo dimostrano. Solo tra il 2000 e il 2018, Serfor ha sequestrato più di 80.000 animali selvatici vivi. la grande richiesta che queste specie hanno e l’inerzia delle autorità, incentivano purtroppo il commercio illegale di questi animali. Infatti nel centro di Lima acquisti e vendite vengono fatti alla luce del giorno con la tolleranza della polizia e degli agenti del Comune, e questo fenomeno si ripete anche in altre città del Paese.  

Un progetto per frenare la vendita illegale di animali

volpe andina scambiata per cane

©Serfor Perú

La storia della volpe Run Run ha riacceso la luce su un grave problema tutt’ora irrisolto in Perù: la vendita illegale di animali. Tuttavia, un’opportunità per cambiare le cose esiste. Il disegno di legge 196/2021 – ancora in fase di approvazione – presentato dal parlamentare Edward Málaga, accende una piccola speranza proponendo di includere i crimini contro le risorse naturali, come il traffico illegale di animali selvatici, tra i crimini effettuati dalla criminalità organizzata. 

Con questa modifica alla legge, le persone che trafficano illegalmente animali possono essere indagate, processate e sanzionate penalmente con le modalità della criminalità organizzata. Inoltre, questo disegno di legge è vantaggioso per le autorità, poiché fornisce strumenti legali agli operatori della giustizia per una maggiore efficienza nelle loro indagini, azioni e sanzioni penali, nonché come deterrente per la protezione delle risorse naturali, in particolare della biodiversità e la sua conservazione. 

I meme e i video sui social su Run Run hanno spopolato, diventando di tendenza in Perù. Dopo diversi giorni di tentativi, lunedì scorso, il personale del Servizio Nazionale delle Foreste e della Fauna Selvatica – SERFOR ha catturato la povera volpe trasferendola in uno zoo di Lima. Privo dalla sua libertà le risate e gli scherzi cominciano a sparire. Come accade per migliaia di specie di ogni genere in Perù, Run Run purtroppo non potrà più tornare nel suo habitat naturale.

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