Cecità parziale, disorientamento e problemi neurologici: 3 orsi grizzly risultati positivi all’influenza aviaria in Montana

Montana, Stati Uniti: il virus dell'influenza aviaria sarebbe stato accertato per la prima volta in tre orsi grizzly. Gli esemplari sarebbero stati soppressi. Dopo aver contratto il virus, le loro condizioni sarebbero state molto preoccupanti

Primo caso di influenza aviaria riscontrato in 3 orsi grizzly del Montana occidentale, Stati Uniti, dove in diverse aree è stato confermato il ceppo ad alta patogenicità. I predatori si sarebbero ammalati lo scorso autunno e le loro condizioni sarebbero divenute critiche.

Secondo quando diffuso da fonti locali, i dipendenti del Montana Fish, Wildlife and Parks avrebbero provveduto a sopprimerli. Gli orsi avrebbero mostrato cecità parziale, disorientamento e problemi neurologici.

Si ritiene che i 3 grizzly abbiano contratto il virus cibandosi di uccelli infetti. Si muovevano nei pressi di Augusta, Dupuyer e Kalispell. Un caso analogo era avvenuto sempre nel Montana dove tempo prima una volpe era risultata positiva all’aviaria.

Nello Stato americano era stata diramata l’allerta la scorsa primavera. In molti avevano notato delle carcasse di uccelli nel fiume Missouri.

Il Montana Fish, Wildlife and Parks ha ricordato alla cittadinanza di evitare qualunque contatto con l’avifauna, di tenere sempre al guinzaglio i propri cani, segnalare alle autorità corpi di uccelli o altri animali morti e indossare guanti se un animale deceduto debba essere maneggiato.

L’influenza aviaria sta compiendo stragi in tutto il mondo. Nel Regno Unito, ad esempio, l’epidemia di influenza aviaria è senza precedenti e sta minacciando anche le pulcinelle di mare e altre specie vulnerabili.

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