A 40 anni dalla loro estinzione, i rinoceronti bianchi tornano in Mozambico

Oltre quattro decenni dopo che si sono estinti a livello locale, i rinoceronti stanno tornando a vagare per le terre selvagge del Mozambico, che sta portando le specie in via di estinzione dal Sud Africa nel tentativo di dare nuova vita ai suoi parchi (e aumentare il turismo locale)

Il fine è nobile ed è quello di rimpolpare popolazioni di specie quasi estinte. I mezzi lo sembrano un po’ meno: per tornare a popolare le terre selvagge del Mozambico, un gruppo di ranger ha letteralmente catturato e trasferito per oltre 1.600 km dei rinoceronti bianchi e neri dal Sud Africa fino al Parco Nazionale Zinave, di oltre 400mila ettari e colpito duramente da una guerra civile durata 16 anni. (Leggi anche: Ucciso l’ultimo rinoceronte del Mozambico)

A condurre l’operazione è il gruppo di conservazione Peace Parks Foundation (PPF), che ha in programma di trasferire oltre 40 rinoceronti in Mozambico nei prossimi due anni.

I rinoceronti sono importanti per l’ecosistema, motivo per cui li stiamo spostando così lontano e facendo tutto questo sforzo per portarli lì – spiega Kester Vickery, esperto di conservazionismo che sta supervisionando il trasferimento dei rinoceronti.

E così, i primi 19 rinoceronti bianchi sono stati traslocati con successo dal Sud Africa allo Zinave National Park attraverso il più lungo trasferimento su strada di rinoceronti mai effettuato. Una storica e pionieristica iniziativa di rinaturalizzazione, la prima di una serie di traslocazioni di rinoceronti bianchi e neri ancora da eseguire.

mappa rinoceronti

©PPF

Inoltre, questa iniziativa fa parte di una più ampia campagna per salvare molte più specie in via di estinzione trasferendole in rifugi sicuri dove hanno la possibilità di aumentare la loro popolazione. L’obiettivo generale è quello di rinaturalizzare il parco per creare un ecosistema sano introducendo popolazioni vitali di fauna selvatica, attirare i turisti nel parco – si legge sul sito della PPF – e sostenere i mezzi di sussistenza delle comunità che vivono intorno al parco.

Ad oggi sono stati introdotti a Zinave 2.400 animali che rappresentano 14 specie diverse tra cui elefanti, zibellini, giraffe, bufali, zebre, gnu, leopardi e iene.  L’introduzione del rinoceronte a Zinave è l’apice del programma di reintroduzione della fauna selvatica e una misura importante per la sopravvivenza della specie stabilendo una nuova popolazione fondatrice nel parco nazionale in Mozambico.

Solo negli ultimi 10 anni, oltre 8mila rinoceronti bianchi e neri (oltre un terzo dell’intera popolazione rimasta al mondo) sono stati persi a causa del bracconaggio nell’Africa meridionale e questo ha notevolmente ridotto le ultime popolazioni selvatiche rimaste. Per proteggere i rinoceronti per le generazioni future, la reintroduzione dei rinoceronti in nuovi habitat adatti, con la capacità di ricostruire grandi mandrie riproduttive vitali in grandi sistemi aperti con forti misure di sicurezza e gestione della conservazione è una delle tante misure attualmente intraprese.

rinoceronti

©Peace Parks Foundation/Facebook

Si tratta del cosiddetto rewilding de è una componente vitale del ripristino della natura e dell’equilibrio ecologico nei grandi paesaggi. Reintroducendo la fauna selvatica nelle aree in cui una volta prosperavano le specie, la biodiversità viene nuovamente ripristinata. Il ripristino e la conservazione degli ecosistemi naturali è anche riconosciuto come uno degli strumenti più efficaci di cui disponiamo per mitigare i cambiamenti climatici e può aumentare l’assorbimento globale di carbonio fino a 12 volte attraverso la creazione di ecosistemi “pozzi di carbonio”.

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Fonte: PPF

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