Anche i pesci stanno perdendo il loro colore, man mano che le barriere coralline si sbiancano

Il declino dei coralli dei reef del mondo, colpiti da uno sbiancamento di massa dovuto all'aumento delle temperature, avrebbe anche provocato la perdita di colore in alcuni pesci. Queste sono solo alcune delle conseguenze del riscaldamento globale

Non solo coralli verso il totale sbiancamento, ma anche pesci meno colorati. Questo è quello che ci aspetta nei prossimi anni per via della crisi climatica che, con l’aumento spropositato delle temperature globali, sta alterando irreversibilmente gli ecosistemi di tutto il Pianeta, spingendoli sempre più verso un punto di non ritorno.

Proprio di recente le indagini aeree delle autorità del Great Barrier Reef Marine Park hanno mostrato che nei 2300 km in cui si espandono le barriere coralline, moltissime aree erano completamente prive di coralli, confermando che il quarto evento di sbiancamento di massa dei coralli è avvenuto dopo gli ultimi tre registrati a seguito delle ondate di calore del 2016,2017 e 2020.

Secondo un nuovo studio pubblicato su Global Change Biology, un team di ricercatori della James Cook University coordinato dall’ecologista marino Chris Hemingson ha mostrato le conseguenze dello sbiancamento di massa dei coralli su tutte le specie del reef, i cui colori vivaci e sgancianti in futuro potrebbero essere solamente un ricordo.

Man mano che questi coralli complessi diventano più rari, sulle future barriere coralline colpite dai cambiamenti climatici, le comunità di pesci potrebbero diventare più opache”

ha riportato il team di ricerca.

Gli esperti hanno esaminato i diversi colori che posseggono i pesci della barriera corallina che trionfa attorno all’isola di Orpheus, nel mar dei Coralli, e li hanno associati ai tipi di habitat in cui i pesci vivono. I ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti negli ultimi 27 anni di studi, specificando che, seppur i colori delle specie ittiche corrispondano ad alcune funzioni come il mimetizzarsi per difendersi dagli attacchi dei predatori, la loro colorazione è strettamente collegata e dipendente dalle barriere coralline che popolano. 

I colori dei differenti habitat sono stati poi confrontati con quelli ancora poco colpiti dal cambiamento climatico, in cui i coralli prosperano indisturbati ed hanno confermato che nelle aree con maggior presenza di alghe e coralli morti, l’intensità e la gamma di colore dei pesci che nuotano nella barriera o nelle sue vicinanze è molto più attenuata, assumendo un aspetto più uniforme, quasi confondibile tra una specie e l’altra. 

Questo riguarda però solo alcune popolazioni di pesci che si stanno adattando forzatamente al repentino cambiamento del loro ambiente per sopravvivere. Altre specie, come ad esempio il ghiozzo dal color verde, sono diminuite significativamente dal primo evento di sbiancamento che interessò il reef dell’isola di Orpheus nel 1998.

Dovremmo perciò abituarci all’idea di osservare negli anni a venire pesci dai colori più sbiaditi, opachi e pallidi nelle barriere coralline che non saranno più così colorate come un tempo.

Fonte: Global Change Biology

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