Pesticidi neonicotinoidi: oltre alle api, uccidono anche farfalle e uccelli (PETIZIONE)

Non solo api. I pesticidi neonicotinoidi sono nemici anche di altri animali come bombi, farfalle, insetti acquatici e persino uccelli. A rivelarlo una nuova analisi che ha messo insieme tutti gli studi scientifici pubblicati dal 2013, commissionata da Greenpeace all'Università del Sussex nel Regno Unito

Non solo api. I pesticidi neonicotinoidi sono nemici anche di altri animali come bombi, farfalle, insetti acquatici e persino uccelli. A rivelarlo una nuova analisi che ha messo insieme tutti gli studi scientifici pubblicati dal 2013, commissionata da Greenpeace all’Università del Sussex nel Regno Unito.

Di recente anche l’EPA lo ha dimostrato. Se finora la loro pericolosità è stata associata principalmente alle api, i pesticidi neonicotinoidi costituiscono una serie minaccia anche per altre creature, come evidenzia il rapporto “Rischi ambientali degli insetticidi neonicotinoidi”, pubblicato in questi giorni.

La ricerca ha esaminato gli studi dal 2013, quando è stato adottato un bando a tre neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam) da parte dell’Unione europea, ora in fase di revisione.

Allora, l’Ue dispose il bando parziale di tre neonicotinoidi in seguito alla valutazione dell’EFSA secondo cui questi tre insetticidi erano pericolosi per le api. Al tempo stesso, l’Ue richiedeva ai produttori di confermare ulteriori evidenze sugli impatti di queste sostanze: sulla base di questi studi, l’EFSA ha a sua volta confermato, nel novembre 2016, che tutti gli usi autorizzati di imidacloprid (prodotto da Bayer) e clothianidin (Bayer, Sumitomo, Chemical Takeda) pongono un elevato rischio o che questo non può essere escluso. Nel caso del thiamethoxam, inoltre, Syngenta non ha fornito gli studi addizionali richiesti per considerare l’eliminazione del bando.

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Partendo da questi risultati, Greenpeace ha chiesto alla Commissione europea di mettere al bando totale i neonicotinoidi e di promuovere metodi di agricoltura ecologica.

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Le evidenze del contributo dei neonicotinoidi al declino delle api sono maggiori ora di quando venne adottato il bando parziale. Oltre alle api, queste sostanze possono essere plausibilmente legate al declino di farfalle, uccelli e insetti acquatici. Vista l’estensione del danno ambientale è prudente estendere il raggio d’azione dell’attuale bando europeo” ha detto Dave Goulson, professore di biologia, considerato uno dei maggiori esperti europei dell’ecologia dei bombi.

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“La scienza mostra chiaramente che i neonicotinoidi sono onnipresenti e persistenti nell’ambiente, non solo nei terreni agricoli. Questi insetticidi vengono sistematicamente trovati nel suolo, nell’acqua e nella flora spontanea. L’agricoltura italiana di qualità e l’ambiente vengono danneggiati da queste sostanze; è ora di dire basta, chiediamo al ministro Martina di impegnarsi a nome dell’Italia per l’emanazione di un bando europeo totale e non più parziale” ha aggiunto Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.

Firma la petizione per chiedere il bando dei pesticidi dannosi per api e altri impollinatori e l’estensione del bando europeo ai neonicotinoidi.

Francesca Mancuso

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