Italia Zuccheri rinuncia ad utilizzare pesticidi neonicotinoidi per proteggere le api e la biodiversità

Il produttore di zucchero 100% italiano Italia Zuccheri ha deciso di non richiedere la deroga sull'utilizzo dei neonicotinoidi

Coprob-Italia Zuccheri, l’unico produttore di zucchero italiano al 100%, ha deciso di fare una scelta virtuosa: non richiedere la deroga sull’utilizzo dei neonicotinoidi, pesticidi estremamente dannosi per le api.

Abbiamo parlato più volte dei neonicotinoidi, pesticidi pericolosi sia per le api selvatiche che per quelle mellifere. Queste sostanze, insieme ad una serie di altri fattori, stanno mettendo seriamente a rischio la vita dei preziosi insetti impollinatori, fondamentali per la nostra stessa sopravvivenza.

I neonicotinoidi sono molto utili anche nella coltivazione della barbabietola da zucchero ma c’è chi, nonostante la deroga dell’Ue, ha scelto comunque di non utilizzarli per una precisa scelta ambientale.

Parliamo di Italia Zuccheri che per la produzione della linea Nostrano, Nostrano Bio e Semolato 100% Italiano non utilizzerà i neonicotinoidi, una decisione molto importante e coscienziosa che tiene conto delle api e dell’importanza di preservare la biodiversità.

Allo stesso tempo però, Coprob chiede di tutelare gli agricoltori che fanno questa scelta dato che, non utilizzando tale classe di pesticidi, dovranno probabilmente sostenere spese maggiori per supportare le piante ed evitare l’attacco di parassiti.

Costi maggiori che rischiano, altrimenti, di riversarsi sul prezzo del prodotto finale. Uno svantaggio che avrebbe lo zucchero 100% italiano rispetto a quello di chi produce altrove utilizzando i controversi pesticidi.

Claudio Gallerani, presidente di Coprob ha dichiarato in merito:

“Occorre che vengano riconosciute, sostenute e premiate quelle filiere che si attengono alle normative, pena una sperequazione di trattamento. Sono sempre più numerose le grandi aziende di prodotti alimentari, sensibili alle tematiche ambientali, a richiedere espressamente nei propri disciplinari che questi agrofarmaci non vengano adottati dalle imprese fornitrici di materie prime. La filiera dello zucchero da noi rappresentata assicura un’agricoltura virtuosa, rispondendo anche alle esigenze delle aziende, ma parallelamente chiede maggiori tutele per i propri agricoltori”.

Tra l’altro, la coltivazione della barbabietola da zucchero è molto virtuosa sotto il profilo delle emissioni di gas serra e utile per la rotazione agricola, dato che arricchisce la terra di preziosi minerali e sostanze nutritive.

Come ha sottolineato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente:

“Esempi virtuosi come quello di Coprob – Italia Zuccheri sono non solo da raccontare ma da portare a modello. La riduzione della chimica nella bieticoltura e la conversione di 3000 ettari a biologico sono best practice replicabili, attraverso le quali segnare concretamente un punto a favore dell’ambiente”.

Speriamo quindi che anche altre aziende facciano la stessa scelta coraggiosa. Sarà forse un po’ più difficile stare dietro alle coltivazioni e fare in modo che insetti e parassiti non le rovinino ma il vantaggio per api, biodiversità e ambiente ripaga di tutto.

Fonti: Adnkronos / Confcooperative Emilia Romagna

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