Il campo di nocciole coltivato da pazienti psichiatrici. In Cilento straordinario progetto di agricoltura sociale

Un bellissimo progetto di agricoltura sociale inaugurato dall'Asl di Salerno.

Un campo di nocciole coltivato e curato da pazienti con disturbi psichiatrici. È il miracolo di agricoltura sociale e solidale diventato realtà a Torre Orsaia, un comune nella provincia di Salerno, nel cuore del Cilento, dove persone tendenzialmente emarginate vengono reinserite in un contesto senza alcuna discriminazione.

Qui, in località San Biase, infatti, una decina di “contadini” davvero speciali del Sir di Castel Ruggero, una struttura residenziale dell’unità operativa di salute mentale dell’Asl della città salernitana, si occupano della coltura di una grande distesa di nocciole. Si svagano, si tengono impegnati, si rendono utili, tutto a beneficio del loro benessere e tutti regolarmente retribuiti grazie a una borsa lavoro di sei mesi.

È questo l’obiettivo alla base del progetto “Agricoltura sociale e solidale” promosso dal Sir di Castel Ruggero e dalla Cooperativa sociale Multiservice Sud insieme ad Unsicoop, l’associazione di rappresentanza delle cooperative aderenti all’Unsic, e ad Unipromos, associazione di promozione sociale.

Come funziona

Quel che oggi è un rigoglioso campo di nocciole con circa 200 piante era fino a poco tempo fa un terreno completamente abbandonato, ricoperto da rovi e cespugli. Ottenuto dal Comune di Torre Orsaia in comodato d’uso gratuito, ora a lavorarci sono 10 ospiti del Sir e 6 pazienti provenienti dall’esterno.

“Credo che un’iniziativa del genere sia fondamentale per i pazienti psichiatrici. È una cosa meravigliosa perché lavorare la terra permette al paziente psichiatrico di non sentirsi emarginato ma parte integrante della società”, dichiara la referente del Sir, Caterina Speranza.

Il programma delle attività proposte ai pazienti spazia dalla pulizia del terreno all’lrrigazione, dalla potatura degli alberi alla raccolta delle nocciole.

“Il nostro è un fantastico lavoro di squadra – continua Speranza – i nostri ‘contadini’ vengono seguiti passo dopo passo. Gli alberi sono ancora piccoli, però nel frattempo bisogna prendersi cura delle piante, fare in modo che crescano rigogliose”.

E al momento della raccolta? Le nocciole verranno vendute a pasticcerie e ad aziende agricole del territorio ed il ricavato andrà utilizzato per migliorare la struttura, spiegano gli organizzatori.

Recuperare i malati psichiatrici attraverso il lavoro è un obiettivo che fa onore, buona fortuna!

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Germana Carillo

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