L’orrore degli allevamenti di quaglie in Europa. Chiuse in gabbie più piccole di uno smartphone (PETIZIONE)

Passano la loro intera vita chiuse in una gabbia grande meno di uno smartphone. È l'inferno in cui vivono le quaglie negli allevamenti intensivi. Un'investigazione, con immagini girate da CIWF Italia in stabilimenti del nostro Paese, ha mostrato l'orrore a cui vanno incontro questi piccoli uccelli

Passano la loro intera vita chiuse in una gabbia grande meno di uno smartphone. È l’inferno in cui vivono le quaglie negli allevamenti intensivi. Un’investigazione, con immagini girate da CIWF Italia in stabilimenti del nostro Paese, ha mostrato l’orrore a cui vanno incontro questi piccoli uccelli.

In natura esse compiono piccoli voli, soprattutto per fuggire quando sono spaventate. Vivono in coppie o piccoli gruppi e trascorrono la maggior parte del tempo razzolando in cerca di cibo e facendo bagni di polvere.

L’orrore degli allevamenti di quaglie

Comportamenti che in gabbia sono un miraggio. Negli allevamenti, esse vivono fin dalla nascita in una superficie variabile tra circa 86 a 184 cm quadrati, condivisa con altre loro simili.

Le immagini della video investigazione hanno mostrato chiaramente la loro sofferenza e la loro frustrazione: i poveri uccelli sbattono ripetutamente il capo ferendosi, hanno ampie zone del corpo prive di piume perché si beccano fra di loro a causa dello stress, i loro colli si allungano disperatamente al di là delle sbarre delle gabbie.

Per far sì che riescano a sopportare tutto questo, spesso vengono loro somministrati antibiotici attraverso l’acqua e il mangime.

quaglie primi piani

Frustrazione e sofferenza che non hanno giustificazione. Per questo Animal Aid, Animal Law, CIWF Italia, Enpa, LAV, Legambiente LEIDAA e Terra Onlus hanno invitato tutti i cittadini italiani a firmare l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) per porre fine dell’uso di tutte le gabbie negli allevamenti.

quaglie dietro le barre

Sia le uova che la carne sono disponibili nei supermercato, ma non essendoci nessun obbligo di etichettare indicando il metodo di allevamento, è probabile che gran parte dei prodotti provengono da animali allevati in gabbia.

I numeri

In Europa sono 143 milioni le quaglie allevate, in Italia 12 milioni. Il 90% di esse vive in gabbia, sia per produrre carne che per produrre uova. Diversa è la durata della loro vita. Se destinate al consumo umano con la loro carne, esse vengono allevate per 5 settimane, poi vengono uccise. Se invece vengono allevate per produrre le uova, vivono 6 mesi.

quaglie gruppo

ICE “End the Cage Age”

È possibile porre fine alle loro sofferenze anche grazie a un’iniziativa dei cittadini europei in cui si chiede la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti nell’UE. Sostenuta da oltre 140 associazioni l’iniziativa ha riscosso il sostegno di vip e politici, anche del Ministro della Salute Giulia Grillo, che ha firmato la petizione.

Obiettivo della petizione è raggiungere un milione di firme entro il prossimo 11 settembre per ottenere un pronunciamento della Commissione su questo argomento.

“Le quaglie allevate per uova e carne sono tra i più ‘invisibili’ degli animali allevati a scopo alimentare. Eppure, i loro numeri sono enormi, come enorme è la loro sofferenza nelle gabbie. Grottesco che prodotti derivanti da animali vissuti in queste terribili condizioni possano essere considerati gourmet. I cittadini hanno ora la possibilità di fare qualcosa di concreto per porre fine alla crudeltà su milioni di quaglie, firmando la ICE contro le gabbie. Oltre a, chiaramente, evitare di comprare uova e carne da quaglie allevate in gabbia” sono le parole di Annamaria Pisapia, membro del Comitato dei cittadini che hanno presentato l’ICE.

Per firmare la petizione clicca qui

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