Questi pinguini di Magellano erano malnutriti e quasi morenti, ma sono stati salvati da uomini straordinari

Dopo mesi di riabilitazione, 14 pinguini di Magellano liberati dall'associazione Mundo Marino in Argentina.

Hanno sofferto di malnutrizione, ipotermia e disidratazione, ma ora sono tornati in libertà e nuotano serenamente nel loro habitat naturale: le acque a largo della costa atlantica dell’Argentina. Sono i quattordici pinguini di Magellano salvati dalla Fondazione Mundo Marino.

Gli esemplari erano stati trovati in pessime condizioni nel febbraio 2021 e solo pochi giorni fa, dopo mesi di cure e un percorso di riabilitazione, hanno riprovato l’ebrezza di tuffarsi nell’oceano, accompagnati sulla spiaggia di San Clemente del Tuyu, nell’est dell’Argentina, dal team che li ha curati in questi mesi. 

Il reinserimento dei quattordici pinguini è stato effettuato rispettando le loro abitudini migratorie, tenendo conto delle rotte, del periodo dell’anno e delle condizioni generali del gruppo in questione.

Ogni mese presso il Centro Soccorso e Riabilitazione Fondazione Mundo Marino vengono curate, riabilitate e reintrodotte nei loro ambienti naturali  esemplari di diverse specie animali (principalmente leoni marini, pinguini e in misura minore tartarughe marine). 

I processi di riabilitazione, oltre ad aiutare la conservazione della fauna selvatica, generano un doppio vantaggio. Da un lato costituiscono una fonte per la ricerca sulle specie, dall’altro consentono la formazione di tecnici e professionisti di diverse discipline scientifiche, che acquisiscono esperienza per la riabilitazione da parte della fauna marina.

Purtroppo ogni anno migliaia di pinguini di Magellano si arenano  lungo la costa del Sud America, dal nord dell’Argentina fino al sud del Brasile, e non sono in grado di tornare in Patagonia, il luogo dove abitualmente si riproducono, e che si trova a più di 1500 chilometri di distanza.

Secondo uno studio che ha monitorato le abitudini migratorie e subacquee di 14 pinguini di Magellano, durante il loro periodo non riproduttivo, i pinguini trascorrono la maggior parte dello svernamento in mare, dove sono esposti a una serie di minacce causate dall’azione dell’essere umano.

Questi fattori includono l’inquinamento dell’acqua, causato dal petrolio dei trasporti marittimi e delle piattaforme di estrazione, e rischi associati alla pesca, come cattura involontaria o impoverimento del numero delle specie predatrici.

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