Ucraina: gravi danni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia colpita dai droni, si teme per la torre di raffreddamento

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è ormai da tempo teatro di scontri tra truppe russe e ucraine. Nelle scorse ore, due attacchi da parte di droni militari sarebbero stati sferrati su una delle due torri di raffreddamento provocando un incendio all'interno dell'impianto

Sarebbe stato innescato da droni ucraini il terribile incendio che ha interessato la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ancora ad oggi, dunque, siamo costretti a fare i conti col fantasma di una guerra nucleare o di un incidente di proporzioni epiche.

Sta di fatto che a rendere noto il rogo che ha avvolto la centrale ucraina è stata la stessa azienda statale russa Rosatom, secondo cui spetterà ora agli esperti valutare eventuali rischi di crollo. E non solo: a diffondere le immagini è stato nelle scorse ore lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Gli occupanti russi hanno appiccato un incendio sul sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia – denuncia subito Zelensky. Attualmente i livelli di radiazione sono nella norma. Tuttavia, finché i terroristi russi manterranno il controllo della centrale nucleare, la situazione non è e non può essere considerata normale.

Secondo quanto detto da Rosatom, l’interno della torre di raffreddamento ha subito gravi danni e la minaccia del possibile crollo della struttura sarà valutata dagli esperti.

Frattanto, l’agenzia ucraina per l’energia atomica Energoatom fa sapere che “il livello di radiazioni nell’impianto rientra nella norma e non vi è alcuna minaccia di inquinamento da radiazioni per la popolazione”. Tuttavia, ha aggiunto, “l’uso della centrale nucleare da parte dei russi come base militare espone il mondo intero alla minaccia di un disastro nell’impianto nucleare”.

La soluzione? Solo la fine della guerra potrebbe escludere del tutto un incidente nucleare. Il resto è storia che già sappiamo.

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