Il Turkmenistan pensa di chiudere la “Porta dell’Inferno” (di nuovo)

Il cratere gassoso arde dagli anni '70, rappresentando una minaccia per l'ambiente e la popolazione che vive nell'area circostante

Il cratere gassoso arde dagli anni ’70, rappresentando una minaccia per l’ambiente e la popolazione che vive nell’area circostante

Il cratere gassoso Darvaza (in Turkmenistan), detto anche Porta dell’Inferno o Cancelli dell’Inferno, è un cratere originato dal collasso di una caverna di gas naturale, provocato dalle trivellazioni di una spedizione sovietica alla ricerca di gas metano. All’inizio degli anni ’70, per impedire la dispersione del gas contenuto al suo interno, i geologi hanno deciso di provocarne la combustione – e da allora ancora brucia, alimentato dal metano contenuto nel cratere stesso. Con gli anni, la spettacolare Porta dell’Inferno ha acquisito una certa fama ed ha finito con il diventare una vera e propria attrazione per turisti provenienti da tutto il mondo.

Ora però, il presidente del Paese, Gurbanguly Berdimuhamedow, ha annunciato la volontà del governo di spegnere per sempre l’incendio decennale e chiudere definitivamente il cratere. Diversi sono stati i motivi che hanno portato a questa decisione: innanzitutto, il Presidente ha annoverato i danni registrati alla salute delle persone che vivono nelle aree circostanti il cratere, nonché all’intera area naturale in cui il giacimento di gas è situato. Inoltre, la combustione rappresenta uno spreco di preziose risorse di gas naturale, che potrebbe essere estratto per la produzione di energia elettrica: si pensi che il gas metano rappresenta una delle principali fonti di reddito per il Paese.

(Leggi anche: Porta dell’;inferno: nel deserto del Turkmenistan il cratere che brucia da 40 anni)

Si tratta del secondo tentativo di spegnimento dell’incendio nel cratere, dopo un primo fallimentare esperimento avvenuto nel 2010, sempre guidato dal presidente Berdimuhamedow. Per il momento è stata disposta una “cabina di regia” con scienziati ed esperti ambientali per trovare la migliore soluzione per spegnere l’incendio – anche se non è stata ancora fissata una data certa per la chiusura del cratere Darvaza.

Il presidente Berdimuhamedow, eletto nel 2006, sta cercando con ogni mezzo di dare al suo Paese un profilo internazionale e di attrarre turisti e investitori dall’estero. Fra le infrastrutture di rilievo si ricorda l’inaugurazione del nuovo e modernissimo aeroporto della capitale Ashgabat, con un enorme terminal a forma di uccello, costato oltre 2,3 miliardi di dollari. Oltre a questo, l’intera struttura urbana della capitale è stata rimessa a nuovo con sfarzo e grande dispendio di risorse economiche che hanno dato vita a nuovi enormi edifici governativi, monumenti e infrastrutture: una delle innovazioni urbane più famose del presidente è stata una gigantesca statua dorata rappresentante un cane da pastore turkmeno, razza simbolo del Paese.

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Fonte: BBC

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