Trump ci ripensa, i cambiamenti climatici non sono una bufala (ma è ancora piuttosto confuso)

Cambiamenti climatici e Trump. Un binomio che fa sempre discutere e accende dibattiti. Da sempre infatti il presidente Usa ha minimizzato il problema, addirittura negandolo. Ma adesso, improvvisamente, nel corso di un'intervista ammette che i cambiamenti climatici non siano una bufala

Cambiamenti climatici e Trump. Un binomio che fa sempre discutere e accende dibattiti. Da sempre infatti il presidente Usa ha minimizzato il problema, addirittura negandolo. Ma adesso, improvvisamente, nel corso di un’intervista ammette che i cambiamenti climatici non siano una bufala.

Trump ha fatto un passo indietro rispetto alle precedenti affermazioni. Il Presidente sostiene inoltre che l’aumento globale delle temperature sia riconducibile all’uomo.

“I cambiamenti climatici sono una bufala?“. È stata questa la domanda posta dalla giornalista Lesley Stahl di 60 minutes, durante l’intervista a Trump trasmessa dalla CBS.

E la risposta del Presidente degli Stati Uniti è stata:

“Penso che stia succedendo qualcosa, qualcosa sta cambiando e cambierà di nuovo, non penso che sia una bufala ma che probabilmente ci sia una differenza. So che sono provocati dall’uomo, lo dirò, non voglio dare trilioni e trilioni di dollari, non voglio perdere milioni e milioni di posti di lavoro, non voglio essere svantaggiato”.

Ma Trump non si smentisce, spiegando che se da una parte non sta negando l’esistenza dei cambiamenti climatici, dall’altra non esclude che si possa “tornare indietro” nel corso di milioni di anni: “Dicono che abbiamo avuto degli uragani decisamente peggiori di quello che abbiamo appena vissuto con Michael”.

Trump si riferisce al recente catastrofico evento, che ha colpito le coste della Florida, uccidendo 18 persone.

Un valzer di ammissioni e negazioni certamente ben orchestrato dall’amministrazione americana, anche in vista delle prossime elezioni di metà mandato, previste per il 6 novembre, quando il popolo Usa dovrà rinnovare il Congresso e i governatori degli Stati federati.

Un “contentino” che non convince nessuno. Nonostante le recenti parole di Trump, di fatto la sua politica ha negato l’importanza della lotta ai cambiamenti climatici. Nessuno dimentica che una delle più grandi potenze mondiali sia venuta meno agli impegni assunti a livello globale a Parigi per contenere il global warming.

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Francesca Mancuso

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