L’ONU annuncia la stesura di un trattato globale sull’inquinamento da plastica

In occasione della prossima Assemblea delle Nazioni Unite sarà stilato un trattato volto a regolamentare la produzione e la gestione della plastica

Grazie alla loro praticità e alla versatilità in tutti gli ambiti, gli oggetti di plastica si sono imposti nella nostra quotidianità. Purtroppo però, solo il 9% circa della plastica prodotta ogni anno viene riciclata: un 12% circa viene incenerito e il resto finisce nelle discariche o disperso nell’ambiente – andando ad infestare gli ecosistemi più fragili, come gli oceani, e minacciando la vita di moltissime specie animali.

Attualmente, circa 50 trilioni di tonnellate di questo materiale galleggia negli oceani di tutto il mondo. Secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti, ogni anni quasi nove tonnellate di nuovi rifiuti plastici finiscono dispersi nelle acque degli oceani: come se ogni minuto un camion dei rifiuti sversasse il proprio contenuto in mare. Si stima che entro il 2050 gli oggetti di plastica in mare saranno più dei pesci, superando l’esorbitante cifra di 56 gigatonnellate – una vera e propria catastrofe ambientale a cui dobbiamo provare a porre rimedio.

Per fare questo, le Nazioni Unite hanno in programma di stilare un quadro di trattati che affrontino lo spinoso tema dell’inquinamento da plastica, in occasione dell’assemblea che si svolgerà a Nairobi (Kenya) dal prossimo 28 febbraio al 2 marzo. Si tratta di un’azione unica nel suo genere, prima per portata e per numero di partecipanti. Due sono gli obiettivi principali dell’assemblea: da una parte, gestire in maniera più sostenibile tutte le fasi di produzione e di utilizzo della plastica; dall’altra, preservare gli oceani dall’inquinamento da plastica.

Fra i partecipanti che firmeranno i trattati ci sono l’Unione Europea e altri 48 Paesi. Anche l’attuale Presidente degli Stati Uniti Joe Biden: diversamente dal precedente inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, Biden ha manifestato il sostegno dell’America all’iniziativa – seppur non condividendone alcuni dettagli. Ricordiamo che gli Stati Uniti sono attualmente il secondo Paese al mondo per produzione di rifiuti plastici a livello globale.

Non sono solo gli Stati a giocare un ruolo nella produzione e nella gestione della plastica: ampi sono gli interessi commerciali delle imprese private e delle attività commerciali. Tuttavia, malgrado questa varietà nelle posizioni, sembra unanime il riconoscimento per la necessita di azioni collettive urgenti e a scala globale, per contrastare insieme il fenomeno dell’inquinamento da plastica: sono già numerose le multinazionali in tutto il mondo che hanno già firmato il Plastic Pollution Treatyun manifesto a sostegno di un trattato delle Nazioni Unite sull’inquinamento da plastica.

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Fonte: UN Enviroment Programme

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