Indonesia, nuovo terremoto sull’isola già devastata a settembre. Paura tsunami

Violento terremoto in Indonesia. Una scossa di magnitudo 6.8 ha colpito l'isola di Sulawesi. In un primo momento si temeva l'arrivo di uno tsunami visto che l'epicentro era in mare ma per fortuna l'allarme è stato revocato ma si temono feriti e crolli

Violento terremoto in Indonesia. Una scossa di magnitudo 6.8 ha colpito ancora l’isola di Sulawesi. In un primo momento si temeva l’arrivo di uno tsunami visto che l’epicentro era in mare ma per fortuna l’allarme è stato revocato ma si temono feriti e crolli.

Non c’è pace in Indonesia, già lo scorso anno colpita da altri terremoti. L’epicentro del sisma di oggi è stato localizzato a 20 km di profondità, al largo delle coste orientali dell’isola.

É scattato subito l’allarme tsunami e la popolazione di alcuni centri costieri è stata costretta a lasciare le proprie case, spostandosi verso l’entroterra. Per fortuna il pericolo tsunami sembra scongiurato ma la paura resta. Non si sa ancora se ci cono feriti o se ci sono edifici crollati.

Il terremoto ha avuto luogo alle 7.40 locali (alle 13.40 ora italiana). Secondo l’United States Geological Survey (USGS), l’epicentro è situato 174 miglia a sud della provincia di Gorontalo.

Bali non è stata è colpita visto che si trova a circa 1.600 km di distanza da Sulawesi. Le città più vicine all’epicentro sono: Bungku, Luwuk, Poso, Kendari e Gorontalo.

Il paese purtroppo periodicamente deve fare i conti con violenti terremoti. Solo lo scorso anno, le vittime sono state 4400. L’ultima scossa si è verificata il 28 settembre scorso, uccidendo più di 2.500 persone sull’isola indonesiana di Sulawesi. Il terremoto di magnitudo 7.5 è stato il più distruttivo del 2018 e ha letteralmente trascinato la gente in mare e danneggiato oltre 70.000 abitazioni. Allora si scatenarono le polemiche perché molte vittime potevano essere evitate se solo fossero state in funzione le 22 boe di allerta disattivate 7 anni fa per mancanza di fondi.

Per approfondire: Tsunami in Indonesia, ecco perché ha provocato cosi tanti morti (che potevano essere salvati)

L’Indonesia è soggetta a terremoti ed eruzioni vulcaniche a causa della sua posizione sull’anello di fuoco pacifico, una zona sismicamente attiva. L'”anello” si estende lungo un arco di 40mila km ed è formato da placche tettoniche, i cui movimenti sono alla base delle numerose scosse avvertite nel paese e in generale nell’Estremo Oriente.

Cinturafuoco

Secondo Science Alert, l’isola indonesiana di Sulawesi si trova nel “mezzo di un puzzle di placche tettoniche”:

“La giunzione più attiva è la faglia di Palu-Koro, composta da placche che si scontrano lateralmente l’una contro l’altra in direzioni opposte e a sbalzo”

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