Tanzania: finalmente verrà protetta la foresta che rischiava di scomparire per colpa dell’uomo

In Tanzania nascerà una nuova riserva naturale, un ecosistema forestale unico a livello mondiale nel cuore dell'Africa orientale. Un luogo gravemente minacciata da disboscamento illegale per il carbone e il bracconaggio di elefanti e altri animali

In Tanzania nascerà una nuova riserva naturale, un ecosistema forestale unico a livello mondiale nel cuore dell’Africa orientale. Un luogo gravemente minacciato da disboscamento illegale per il carbone e il bracconaggio di elefanti e altri animali.

La foresta di Magombera in Tanzania rischiava di scomparire entro il 2018 se non fosse stata intrapresa un’azione forte per proteggerla. È nato così il programma di conservazione, denominato Udzungwa Forest Project, guidato dall’università di York, in collaborazione col Tanzania Forest Conservation Group (TFCG), col governo della Repubblica Unita della Tanzania e col sostegno dei villaggi locali.

Nel 2018 l’Udzungwa Forest Project e il TFCG hanno raggiunto l’obiettivo: sono riusciti a mettere insieme un milione di dollari per proteggere la foresta. Un paradiso unico al mondo, ricco di fauna selvatica e in via di estinzione. Quest’area sarà presto sotto protezione.

La nuova Riserva naturale di Magombera protegge ora 6.425 ettari di foresta tropicale ed è gestita dal Tanzania Forest Conservation Group (TFCG). Senza acquisire questa terra e creare questa riserva, sull’habitat incombeva una concreta minaccia: la conversione in una piantagione di zucchero.

Magombera è riconosciuta a livello internazionale per i suoi paesaggi e la natura selvaggia. Oltre a vantare la presenza di elefanti africani e ippopotami, conta circa 500 specie di piante diverse. Peccato che fino a oggi fosse priva di tutele. Qui vivono almeno cinque specie di primati: Udzungwa Red Colobus (una specie in via di estinzione che può essere trovata solo in questa valle e nelle vicine montagne Udzungwa), Angolan Black and White Colobus, Sykes’s Monkey, Greater Bushbaby e Udzungwa Galago.

Il capo del progetto, il dott. Andy Marshall, del Dipartimento per l’ambiente e la geografia dell’Università di York, ha spiegato:

“La protezione di queste terre segue oltre 40 anni di ricerca e consultazione. Quando ho iniziato a lavorare nella foresta 15 anni fa, era chiaramente un posto biologicamente importante, ma in essa risuonavano asce e machete. Negli ultimi anni abbiamo lavorato con i villaggi locali per trovare fonti alternative per il legno e siamo addirittura riusciti a ridurre la frequenza degli incendi, delle viti invasive e del taglio degli alberi a Magombera, portando alla piantumazione di migliaia di piccoli alberi in una foresta quasi vuota”.

Il valore di Magombera divenne noto per la prima volta negli anni ’70, ma ottenne l’attenzione internazionale attraverso la scoperta di una nuova specie di camaleonte, individuato mentre scappava dalle fauci di un serpente dal dott. Marshall, nel 2009. Creatura immediatamente inserita nella Lista Rossa Iucn perché a rischio estinzione.

camaleonte tanzania

Le comunità locali hanno mostrato un forte sostegno a favore della tutela della foresta di Magombera e della nascita della riserva. Oltre ai benefici come la regolazione del clima, la prevenzione delle inondazioni e il mantenimento della fertilità del suolo, gli abitanti dei villaggi ora beneficeranno delle tasse di ingresso pagate dai turisti per visitare la foresta.

Un paradiso naturale che rischiava di scomparire ma che finalmente avrà la tutela che merita.

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Francesca Mancuso

Foto: worldlandtrust

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