Via le auto per sempre dal centro di Kigali, la capitale del Ruanda

Fino ad agosto il Central Business District era un'area soffocata dal traffico, con livelli di smog elevati, rumore, caos e confusione. Adesso il cuore di Kigali, capitale del Ruanda, si è trasformato in un paradiso per i pedoni. La zona è stata vietata alle auto per sempre

Fino ad agosto il Central Business District era un’area soffocata dal traffico, con livelli di smog elevati, rumore, caos e confusione. Adesso il cuore di Kigali, capitale del Ruanda, si è trasformato in un paradiso per i pedoni. La zona è stata vietata alle auto per sempre.

Di iniziative simili ne esistono già. Città come Helsinki, Singapore, Amburgo, Londra, Milano e Stoccolma hanno istituito tasse sul traffico per le auto che entrano nel centro città. Altre metropoli del mondo stanno sperimentando con giornate senza auto. Ma Kigali è andata oltre.

Non basta un giorno, non basta neanche una settimana “car free”. Per questo la capitale del Ruanda ha fatto sì che il suo Central Business District fosse una zona permanentemente chiusa al traffico veicolare.

Quello che una volta era un tratto trafficato e rumoroso oggi è un quartiere tranquillo, vissuto finalmente dai pedoni.

Le imprese e i negozi della zona lamentano un calo delle vendite ma secondo le autorità cittadine è solo un momento di assestamento.

Alphonse Nkurunziza, ingegnere che vive in città ha spiegato che le vie, libere dalle auto, ospiteranno tanti eventi. Molta gente è ancora riluttante a camminare in mezzo alla strada preferendo utilizzare i marciapiedi. Altri ancora guardano a destra e sinistra prima di attraversare la strada.

“Sarà una questione di tempo, presto tutti scopriranno che introdurre una zona pedonale nel quartiere centrale degli affari è stata una mossa per fare di sì Kigali una delle migliori città del continente”, ha detto Nkurunziza che sta incoraggiando gli imprenditori ad adeguarsi alla nuova zona pedonale, abbracciando forme moderne di vendita, come l’ordinazione online e la consegna a domicilio.

Dal canto loro, i pittori hanno cominciato a godere della libertà fornita da uno spazio verde così raro e libero da auto.

“Per un pittore come me, la chiusura al traffico automobilistico era attesa da tempo; non abbiamo mai avere un posto dove dedicarci alla pittura in strada” racconta un artista.

Ruanda

Ma non è ancora finita. La città ha in programma di espandere la zona pedonale, una volta completate le nuove infrastrutture tra cui i bagni pubblici e l’arredo urbano. I piani includono anche la creazione di piste ciclabili e parcheggi per biciclette sicuri. In questo modo, la popolazione sarebbe invogliata a usare le due ruote a pedali per i tragitti urbani.

Una piccola grande rivoluzione.

Francesca Mancuso

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