Scoperta una nuova specie di orchidea, è bellissima e porta il nome di una pietra preziosa

La pianta, caratterizzata dall'assenza di fogliame e da fiori giallo zafferano, è minacciata dai cambiamenti del clima e dell'ecosistema

Una nuova pianta di orchidea senza foglie e dai fiori di color giallo intenso è stata appena scoperta in Sri Lanka e descritta dagli scienziati, che le hanno dato il nome di una pieta preziosa locale.

Le caratteristiche fisiche dei fiori sono fondamentali per l’identificazione di una pianta da parte degli scienziati, che spesso devono aspettare mesi o addirittura anni prima che la pianta fiorisca e permetta un’identificazione scientifica accurata.

Nel caso di questa orchidea, invece, i botanici sono stati fortunati: la pianta aveva tutti i fiori e aveva addirittura iniziato a perdere petali e semi – un chiaro segnale che la sua stagione di fioritura stava volgendo al termine.

Osservando bene il fiore, i botanici hanno ipotizzato subito che potesse appartenere al genere Gastrodia, un gruppo di orchidee terrestri senza foglie della famiglia delle Orchidaceae , con oltre 90 specie diffuse in tutto il mondo.

Le orchidee di questo genere hanno rizomi carnosi e sotterranei – per questo motivo sono dette anche “orchidee patate”. La prima orchidea Gastrodia trovata in Sri Lanka fu scoperta e descritta nel lontano 1906, mentre la seconda fu identificata solo nel 2020 (114 anni dopo la prima).

Quella appena scoperta, quindi, sarebbe la terza orchidea del genere Gastrodia presente nei territori dello Sri Lanka: in tutti e tre i casi, infatti, si tratta di specie endemiche dell’isola dell’Oceano Indiano, che non sono state trovate in altre regioni del mondo.

La nuova orchidea è stata ribattezzata Gastrodia pushparaga, dal nome della gemma di zaffiro giallo locale che si trova comunemente nelle fosse di gemme di Ratnapura nella provincia di Sabaragamuwa (luogo in cui è stata trovata anche l’orchidea).

I botanici ipotizzano che la stagione della fioritura di G. pushparaga duri circa un mese, da marzo ad aprile, mentre la fruttificazione avviene in un periodo più lungo, da aprile a giugno.

Dopo la caduta del fiore, lo stelo continua a crescere verso l’alto – forse in conseguenza di un adattamento della pianta per diffondere i semi in un’area più ampia.

Le orchidee sono sensibili ai cambiamenti del clima e dell’ecosistema, per questo gli scienziati li considerano validi indicatori della qualità dell’ambiente. Valutando la distribuzione della pianta e le minacce a cui essa è esposta, i ricercatori hanno classificato la pianta come vulnerabile.

 

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Fonte: Phytotaxa

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