Sistri: rimosso il segreto amministrativo.

Continua l' Affaire Sistri (il nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti finalmente in vigore dal Febbraio 2012): oggi il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, tramite un comunicato ha fatto sapere che è stato rimosso il segreto amministrativo posto sul Sistri.

Continua l’ “Affaire” Sistri (il nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti finalmente in vigore dal Febbraio 2012): oggi il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, tramite un ha fatto sapere che è stato rimosso il segreto amministrativo posto sul Sistri.

Un provvedimento che aveva causato non poche polemiche definite dalla Prestigiacomo “In molti casi strumentali“- il Ministro ha annunciato la rimozione del segreto amministrativo nel corso di una visita che una delegazione delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato, ha compiuto presso il centro operativo del Sistri alla presenza dell’Amministratore delegato di Finmeccanica ing. Giuseppe Orsi e del Comandante del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, gen. Vincenzo Paticchio.

«Nei mesi scorsi – ha affermato il ministro Prestigiacomo – avevo chiesto pubblicamente la rimozione del segreto e del resto i documenti sul sistema erano sempre stati consegnati a tutte le autorità che ce li avevano richiesti: dalla Corte dei Conti al Tar, dalla Commissione Pecorella alla magistratura ordinaria. La trasparenza è per noi un requisito essenziale dell’azione amministrativa, a maggior ragione nella fase di avvio di un sistema che ha come obiettivo principale quello di aiutare a far prevalere la legalità in un settore come quello dei rifiuti, oggetto delle attenzioni della criminalità organizzata». Nel corso della visita i parlamentari hanno visitato la sala controllo, il call-center e la sala operativa dei Noe, e assistito ad una simulazione dell’intero processo di tracciabilità dei rifiuti.

Tutto tranquillo, dunque, polemiche finite sul Sistri ? Pare proprio di no. Ci sono ancora strascichi riguardo all’affidamento all’azienda Finmeccanica, avvenuto senza esperire un bando pubblico, bensì con affidamento diretto. Ma, soprattutto, come già annunciato, alcune associazioni dei autotrasportatori stanno meditando azioni legali nei confronti del Ministero dell’Ambiente.

La CNA-Fita, infatti, dopo aver verificato la praticabilità dell’azione legale, ha intenzione di chiedere il rimborso dei contributi versati per l’avvio del SISTRi . UN avvio che, tuttavia, ha subito numerose proroghe ed entrerà in viogre solo con il nuovo anno. La FIta CNa ha iniziato, dunque, a chiedere alle aziede rappresentate tutta la documenetazione attestante l’avvenuto pagamento dei contributi per poi avviare la causa collettiva, la cosiddetta class action.

Abbiamo appena dato comunicazione alle nostre sedi territoriali e già siamo stati sommersi dalle richieste di rimborsi”- ha detto Cinzia Franchini, presidente nazionale FITa CNA. “Il tema – ha proseguito Franchini – è molto sentito dalle imprese che si sentono truffate in momento di drammatica crisi di liquidità. Le banche ci chiudono i rubinetti mentre i costi operativi salgono alle stelle. In questa situazione in modo reiterato lo Stato cosa pensa di fare? Far pagare una piattaforma agli autotrasportatori già in difficoltà e per giunta senza dare loro il servizio per cui hanno pagato”.

La posizione della CNA-Fita è stata recepita anche dal coordinamento unitario Unatras che ha fatto ulteriori richieste al Governo: allineare la piattaforma Sistri alla direttiva comunitaria che l’ha motivata restringendo il perimetro della sua operatività ai soli rifiuti pericolosi. Estendere l’obbligatorietà dell’adesione al sistema anche a quegli operatori esteri che altrimenti opererebbero in palese violazione delle norme sulla concorrenza.

La presidente Franchini ha ribadito che CNA-Fita è pronta a dare battaglia (legale) e a far valere i diritti lesi dei suoi associati, salvo che il Governo rimborsi il maltolto attraverso anche eventualmente il credito d’imposta o decida per una giusta esclusione , per chi ha già pagato, dal pagamento del contributo dell’anno in corso e per quello del 2012.

Nei prossimi giorni l’Associazione chiederà di essere audita dalle Commissione ambiente della Camera e del Senato e si attiverà per chiedere un incontro al Ministro dell’ambiente Prestigiacomo. Non resta che attendere per avere un’altra puntata della telenovela Sistri: prossimamente su questi schermi…

Andrea Marchetti

 

 

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