Buoni in cambio di rifiuti: la raccolta incentivante arriva nelle scuole

La raccolta incentivante dei rifiuti arriva nelle scuole italiane. Educare fin da piccoli ad una corretta suddivisione dei rifiuti è molto importante. In questo modo i bambini e i ragazzi potranno portare avanti le buone abitudini acquisite anche da adulti. Quando la raccolta dei rifiuti è accompagnata da un incentivo, nasce un motivo in più per prestare attenzione all'ambiente.

La raccolta incentivante dei rifiuti arriva nelle scuole italiane. Educare fin da piccoli ad una corretta suddivisione dei rifiuti è molto importante. In questo modo i bambini e i ragazzi potranno portare avanti le buone abitudini acquisite anche da adulti. Quando la raccolta differenziata dei rifiuti è accompagnata da un incentivo, nasce un motivo in più per prestare attenzione all’ambiente (di cui purtroppo, sempre più spesso, non ci si cura).

L’educazione alla sostenibilità, al giorno d’oggi, può infatti avvenire anche grazie a degli speciali cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti destinati al riciclo, da collocare presso le scuole. Iniziative simile si trovano già in corso da tempo in diverse parti del mondo e in alcuni casi anche in Italia.

La speranza è che ricevere un bonus in euro in cambio di pet e lattine possa incentivare una raccolta differenziata corretta, soprattutto in tempi di crisi. Dai rifiuti, insomma, si potrà trarre un piccolo guadagno, con l’obiettivo di una migliore salvaguardia dell’ambiente.

Il progetto è in partenza presso l’istituto ITI Volta di Sassuolo e presso l’Ipsia Ferrari di Maranello. I riciclatori incentivanti erogheranno dei buoni spesa per il corretto conferimento dei rifiuti, che permette l’abbattimento delle emissioni di Co2, grazie al loro successivo riciclo. I riciclatori sono in grado di riconoscere il colore delle bottiglie di plastica e di differenziarle in modo automatico.

La raccolta differenziata incentivante riguarda in particolar modo le bottiglie in PET e le lattine. Gli studenti potranno spendere il bonus ricevuto presso le attività commerciali convenzionate, con una valorizzazione dell’economia locale e dei punti vendita e dei servizi presenti sul territorio, dal parrucchiere, alla pizzeria, fino ai negozi di articoli informatici.

Ogni pezzo ha un valore di 1 centesimo, che poi viene decuplicato o addirittura centuplicato dal singolo commerciante, portando quindi ogni conferimento a valere anche 10 centesimi o 1 Euro. Nella fase di sperimentazione dell’iniziativa, curata da Eurven, i due istituti hanno raccolto ben 18 mila pezzi tra lattine, bottiglie e rifiuti adatti al riciclo.

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I riciclatori sono in grado di pesare il materiale e di avvisare il sistema via sms o via e-mail quando i loro contenitori sono pieni. In questo modo potranno essere svuotati in modo rapido ed efficiente, così da avviare il prima possibile i rifiuti al riciclo. Questo sistema di raccolta permette un consistente abbattimento delle emissioni di Co2 derivanti dalla movimentazione dei rifiuti. Inoltre gli studenti e le famiglie che contribuiscono alla raccolta differenziata ricevono un Ecobonus interessante dal punto di vista del risparmio.

Vi piacerebbe che i riciclatori incentivanti arrivassero anche nelle vostre scuole e città?

Marta Albè

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