Come riciclare la carta correttamente: tutto quello che devi sapere

Riciclare la carta, nulla è così scontato come sembra! Si commettono ancora molti errori quando si differenziano carta e cartone, ma si tratta di piccole mancanze che è semplicissimo correggere.

Riciclare la carta, nulla è così scontato come sembra! Se per esempio uno scontrino non andrà mai nella campana della raccolta differenziata, sul cartone della pizza bisogna cominciare a ragionare… Si commettono ancora molti errori quando si differenziano carta e cartone, ma si tratta di piccole mancanze che è semplicissimo correggere. Come? Conoscendo anche un po’ di curiosità.

Innanzitutto sapevate che la carta ha 7 vite? Proprio così! Ciò significa che il riciclo di carta e cartone dà sempre buoni frutti, perché sono addirittura 7 le volte che questi materiali possono essere riutilizzati: le fibre utilizzate possono essere riciclate fino a 7 volte (ma pensate che la plastica può essere riciclata fino a 3 volte di più della carta…). Dopodiché la resa si riduce, perché le fibre si accorciano e si indeboliscono.

La carta è, quindi, il materiale più riciclato in Europa: oltre il 72% di quella utilizzata è riciclata. Il che rende questo materiale uno dei più recuperati in assoluto.

E se ci soffermiamo sul fatto che in media totalizziamo pro capite un consumo di carta e cartone pari a più di 50 chili in un anno, possiamo capire quanto sia importante effettuare in maniera corretta la raccolta differenziata.

Ma a volte alcuni oggetti ci pongono di fronte a un dubbio: “Questo dove va?”.

Vediamo allora come non commettere più errori.

Carta, perché la riciclo?

Perché è importante per noi e l’ambiente! Una accurata raccolta differenziata della carta consente di facilitare la creazione di una nuova materia prima secondaria, pronta per essere riutilizzata a sua volta.

Per produrre la carta è necessario l’uso di fibre di cellulosa ottenute tramite un processo chimico cui sono sottoposti i materiali naturali, in particolare il legno. L’uso di carta riciclata fornisce le fibre di cellulosa necessarie a creare nuova carta e questo permette di contrastare l’impatto ambientale ed economico, di ridurre l’uso di fibra vergine e delle emissioni legate alla sua produzione, di produrre meno emissioni correlate ai consumi elettrici e idrici e di ridurre le quantità di rifiuti conferiti in discarica.

Dunque, dalla carta riciclata è possibile ottenere altra carta, cartone o fibre di cellulosa, una risorsa di inestimabile valore…

Cosa si conferisce nella carta

I simboli triangolari presenti sugli imballi e sui prodotti di carta idonei ad essere gettati nei contenitori differenziata per la raccolta riportano la numerazione dal 20 al 22: il simbolo PAP 21, per esempio, è del cartone non ondulato, utilizzato per lo più per le confezioni alimentari, il PAP 22 indica carta semplice, carta da giornali e carte alimentari, compresa la carta forno.

Va da sé che ci sono determinate cose che proprio non vanno nella raccolta della carta, tipo:

  • gli scontrini fiscali (a meno che non sia precisato espressamente il contrario, ad esempio ci sono ultimamente degli scontrini bluastri che sono di nuova generazione e possono andare nella carta).
  • la carta forno, attenzione perché è classificata come PAP22, assieme ad altri tipi di carta riciclabili.
  • i fazzoletti, i tovaglioli e la carta da cucina, sia puliti che sporchi: vanno conferiti nell’organico e mai nella carta. Tuttavia, se sono colorati o se sono imbevuti di prodotti chimici, come detergenti, vanno inseriti nell’indifferenziato.

Per il resto, ecco un elenco di cose da buttare nel cassonetto della carta:

  • Giornali, riviste e quaderni
  • Fogli di carta, anche stampati
  • Depliant e volantini
  • Sacchetti di carta per pane, farina, zucchero o quelli dei negozi
  • Scatole e fascette in cartoncino, come quelle di pasta, cereali, riso (appiattite)
  • Cartoni della pizza non troppo sporchi (se però sono presenti residui evidenti, si può sminuzzare il cartone e conferirlo nell’organico)
  • Gratta e vinci
  • Buste da lettera con finestra di plastica
  • Foglietti semi-adesivi, tipo post-it
  • Piatti, bicchieri e vassoi in materiale cartaceo, anche se accoppiati con un sottile film di plastica, ma senza residui di cibo

Se, in ogni caso, accumulate tutto in una busta, ricordate di eliminarla nel momento in cui gettate nel cassonetto.

La Junker App

Un altro dubbio che assale i più è dove gettare i contenitori per alimenti in Tetra pak. Bene, sappiate che nella maggior parte dei Comuni sono raccolti insieme con la carta e il cartone (in questo caso, togliete il tappo di plastica, ma non anche la base su cui è avvitato, e appiattite). In alcuni territori, però, si raccolgono nel multimateriale insieme alla plastica per poi venire separati e inviati in cartiera. In altri casi ancora, ma sono ipotesi più rare, c’è una raccolta dedicata unicamente al Tetra pak.

Come districarsi, allora, nella marea di informazioni?

Scarica l’App di Junker per sapere come differenziare il Tetra pak nel tuo Comune e non solo!

La Junker App  è l’applicazione intelligente che spiega Comune per Comune (ad oggi la piattaforma ha superato la soglia dei 1000 Comuni abbonati) dove buttare cosa fornendo una mappa dettagliata e come separare correttamente cosa semplicemente inquadrando il codice a barre o scattando una foto.

Come funziona: Il download dell’app è completamente gratuito. Una volta installata, è sufficiente fotografare l’oggetto che si vuole gettare (o inquadrare il QR code) e di cui si vogliono conoscere le modalità di smaltimento e il sistema proverà a riconoscerlo. Una volta inviata la foto, in pochi secondi arriverà la risposta.

Un modo, questo, che accresce la voglia di fare una attenta raccolta differenziata! In più, con l’app si possono anche segnalare rifiuti abbandonati e discariche abusive: la foto geo-localizzata arriva al gestore della raccolta, che provvede poi alla bonifica.
Fare la differenziata correttamente è uno dei tanti modi che abbiamo per cambiare il mondo. Cosa aspettate?

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