Emissioni dei jet privati quadruplicate al World Economic Forum del 2022, la denuncia di Greenpeace

Greenpeace denuncia l'inquinamento provocato dai partecipanti al WEF, che hanno usato jet privati per coprire tratte anche brevissime, e chiede lo stop a questa forma di inquinamento così devastante per l'atmosfera

Il settore dei trasporti è la prima fonte di emissioni inquinanti al mondo, e il traffico aereo è la prima voce fra le fonti di inquinamento atmosferico. Si pensi che ogni passeggero di un volo di linea immette nell’atmosfera circa 285 grammi di CO2 per chilometro percorso in volo.

Particolarmente inquinanti sono i voli che coprono una tratta breve – visto che i picchi delle emissioni si verificano nelle fasi di decollo e atterraggio dell’aereo.

Come si può immaginare, i jet privati rappresentano in questo ambito la principale fonte di inquinamento legata al traffico aereo: percorrono il più delle volte tratte molto brevi e trasportano una sola persona (o comunque pochi passeggeri), e ciò comporta un aumento della quantità di emissioni inquinanti per persona.

Nonostante il loro forte impatto sull’ambiente, i voli privati sono aumentati nel corso del 2022, come anche le emissioni inquinanti ad essi legate – quadruplicate negli ultimi dodici mesi. A confermarlo una ricerca commissionata dall’associazione ambientalista Greenpeace.

Gli autori dello studio denunciano uno stato di cose imbarazzante: dei partecipanti al World Economic Forum (WEF) che ha avuto luogo lo scorso maggio a Davos, sulle Alpi svizzere, almeno uno su dieci è arrivato viaggiando su un jet privato.

Si parla di ben 1.040 voli privati utilizzati per raggiungere un forum in cui gli argomenti principali erano crisi climatica e lotta all’inquinamento. In più della metà dei casi si è trattato di voli a corto raggio, che coprivano distanze inferiori ai 750 chilometri percorribili anche in auto o in treno.

In più di un caso su tre, i voli hanno coperto distanze brevissime – meno di 500 chilometri. Uno dei voli ha percorso addirittura solo una ventina di chilometri prima di atterrare.

Inutile dire che l’impatto sul clima e sull’inquinamento atmosferico di tutti questi voli è stato devastante: nella sola settimana di lavori, i jet hanno causato emissioni di CO₂ pari alle emissioni medie di 350 mila automobili nello stesso periodo di tempo.

Le persone più ricche e potenti del pianeta si ritrovano a Davos per discutere a porte chiuse di questioni cruciali come la crisi climatica e le disuguaglianze, ma ci vanno usando la forma di trasporto più iniqua e inquinante: i jet privati – denuncia l’attivista di Greenpeace Italia, Federico Spadini.

Nel frattempo l’Europa sta vivendo l’inverno più caldo mai registrato, gli eventi climatici estremi diventano sempre più devastanti in tutto il mondo, e la crisi energetica ed economica riduce sul lastrico moltissime famiglie.

Per mettere fine a questo scempio, Greenpeace chiede di vietare l’uso dei jet privati e di eliminare i voli nazionali che coprono brevi distanze. Solo in questo modo si potrebbero muovere i primi passi verso un concreto contenimento delle emissioni inquinanti e una reale transizione energetica che metta fine all’era dei combustibili fossili.

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Fonte: Greenpeace

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