Incredibile a dirsi, ma torna il Ponte sullo Stretto: annunciato un altro studio di fattibilità che ci costerà 50 mln di euro

Ponte sullo Stretto di Messina, questione riaperta. E così quello che sembrava archiviato ritorna in auge. In un’audizione alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera, il Ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini annuncia il piano del Governo di finanziare un nuovo studio di fattibilità che dovrebbe essere completato entro la primavera del 2022.

La storia del ponte sullo Stretto di Messina è lunga quasi il ponte stesso: quasi dieci anni fa, infatti, dopo anni e anni di proteste, ripensamenti e discussioni, il governo Monti aveva archiviato l’opera giudicandola un inutile spreco di denaro, e così scatenando un maxi-contenzioso con il consorzio Eurolink che aveva vinto la gara d’appalto.

D’altronde anche la Commissione Europea si era espressa nel 2011, precisando che non avrebbe preso alcun impegno riguardo ad un possibile inserimento tra i progetti prioritari Ue del ponte sullo Stretto. E nel 2012 era stato cancellato dalla Legge di Stabilità (cancellazione che, tra l’altro, ha gravato poi per circa 300 milioni di euro sulle nostre tasche).

Ma non finisce qui: il 4 agosto 2021 il Governo in carica ci ripensa e il Ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini annuncia l’intenzione di finanziare uno studio di fattibilità (che dovrebbe costare intorno ai 50 milioni di euro), da completare nella primavera 2022. Sulla base dei risultati si dovrebbe poi riaprire il dibattito pubblico, per arrivare (forse, chissà) ad una scelta condivisa ed individuare le risorse nella legge di bilancio 2023.

Un’altra idea “originale” per la transizione ecologica? Ai posteri l’ardua sentenza.

Potete vedere l’intervento qui.

Fonti di riferimento: Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili/Twitter / Camera webTV

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