Piogge torrenziali in India: villaggi rasi al suolo, centinaia di persone uccise. Si cercano i dispersi

Secondo gli esperti i cambiamenti climatici causati dal riscaldamento globale stanno aumentando la violenza delle piogge.

Oltre 120 persone hanno perso la vita in India nelle ultime ore a causa di frane e allagamenti causate dalle piogge torrenziali. In sole 24 ore alcune aree della costa occidentale indiana hanno registrato 594 millimetri di pioggia, causando lo straripamento di fiumi e dighe.

Le frane hanno travolto centinaia di villaggi spazzando via le case, uccidendo i residenti e e lasciando i sopravvissuti senza elettricità, senza acqua potabile e completamente isolati a causa delle strade inaccessibili e della sospensione dei servizi di trasporto.

Almeno 42 persone sono state uccise in una frana a Taliye, a 180 km da Mumbai: il loro villaggio è stato raso al suolo. Altre nove frane in varie regioni del Maharashtra hanno provocato la morte di 59 persone. Decine i cittadini che hanno perso la vita in incidenti provocati dal maltempo. Migliaia di mezzi sono rimasti bloccati sull’autostrada che collega Mumbai con Bengaluru.

Molti cittadini sono stati evacuati, mentre la marina e l’esercito sono impegnati nelle operazioni di ricerca dei dispersi e di salvataggio, lavorando in condizioni a dir poco difficili. Le autorità stanno chiedendo ai residenti bloccati di andare sui tetti delle case, così da poter essere individuati dai soccorritori in elicottero.

Sebbene le piogge monsoniche stagionali causino ogni anno morti e sfollamenti da giugno a settembre, gli esperti credono che i cambiamenti climatici causati dal riscaldamento globale stiano peggiorando questi fenomeni rendendo le piogge sempre più intense. Secondo i meteorologi durante i prossimi giorni le forti piogge continueranno a colpire l’India, rendendo ancora più complicate le operazioni di salvataggio e di evacuazione.

Fonti di riferimento: The Guardian/BBC

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