Olimpiadi di Rio: il terribile segreto del genocidio dei Guaranì (VIDEO e PETIZIONI)

Alla vigilia delle Olimpiadi di Rio i Guarani rischiano il genocidio. La situazione è molto grave. Le terre ancestrali vengono sottratte alla popolazione nativa e i Guarani vengono allontanati con la forza oppure uccisi.

Alla vigilia delle i rischiano il genocidio. La situazione è molto grave. Le terre ancestrali vengono sottratte alla popolazione nativa e i Guarani vengono allontanati con la forza oppure uccisi.

I Guarani vorrebbero ribellarsi agli allevatori violenti che stanno distruggendo la loro terra e che li sottopongono a violenza genocida e al razzismo. Lo rende noto Survival International che continua a battersi per proteggere le popolazioni native.

“Siete degli assassini e continuate ad attaccare la nostra tekohá [terra ancestrale]. Ma noi non cederemo, lotteremo per le terre che ci sono state rubate. Ogni volta che ucciderete uno di noi, la nostra lotta diventerà più determinata. Ogni volta che ci sparerete, avanzeremo di un passo. E per ogni nuova tomba, rioccuperemo più terra. Ve lo garantiamo” – ha affermato l’organizzazione dei Guarani del Brasile, Aty Guasu.

Come sottolinea Survival International, molti Guarani sono costretti a vivere ai margini delle strade e vengono attaccati dai sicari o sfrattati con la forza se tentano di rioccupare la terra ancestrale.

I bambini Guarani soffrono la fame e molti dei loro leader sono stati assassinati. Centinaia di uomini, donne e bambini si sono tolti la vita, e il gruppo dei Guarani Kaiowá soffre del tasso di suicidi più alto al mondo.

A luglio, quasi 100 funzionari di polizia brasiliani pesantemente armati hanno sfrattato dalla loro terra alcune famiglie Guarani. Le loro case sono state demolite e la comunità è stata costretta a tornare a vivere in accampamenti di fortuna ai margini della strada; successivamente un bambino di 7 mesi è morto di freddo e malnutrizione.

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Nel 2013 la leader Guarani Damiana Cavanha ha guidato la rioccupazione della sua terra, ma di recente la comunità è stata sfrattata nuovamente con la forza.

Nel corso del 2016, molte altre comunità Guarani sono state attaccate dai sicari al soldo degli allevatori. In un attacco alla comunità di Tey’i Jusu un uomo Guarani è morto e diversi altri – tra cui un ragazzino di dodici anni – sono stati ricoverati in ospedale.

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“Quest’anno il Brasile ospiterà i Giochi Olimpici, il governo sarà sotto gli occhi del mondo intero e sta cercando di nascondere la realtà che viviamo noi popoli indigeni… Noi Guarani veniamo attaccati, i nostri leader vengono uccisi… e la nostra terra non viene demarcata. Ma questi Giochi Olimpici non mostreranno nulla di tutto ciò – ha detto il leader Eliseu Guarani.

Ad aprile, in vista delle Olimpiadi di Rio 2016, Survival International ha lanciato la campagna ‘Fermiamo il genocidio in Brasile’ per attirare l’attenzione sulla situazione che vivono tribù come i Guarani. Le loro terre, le loro risorse e la loro forza lavoro vengono derubati nel nome del “progresso” e della “civilizzazione”.

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La campagna richiama l’attenzione anche sulle tribù incontattate del Brasile – i popoli più vulnerabili del Pianeta. Governi e multinazionali cercano di ridurre al silenzio i popoli indigeni. Li sottopongono a violenze, li uccidono e li derubano delle loro terre. Li definiscono arretrati e primitivi – ma non lo sono affatto. Guardate il video per ascoltare la voce dei Guarani.

Firma qui le petizioni per fermare la violenza e salvare i Giarani.

Marta Albè

Fonte foto: Survival International

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